Il trucco per ricordare qualcosa? Scriverla. Ma se anche questo (ormai si può dire) non funziona – o meglio, funziona meno di quanto si vorrebbe – la soluzione, oltre che ore di studio, memorizzazione e ripetizione, è tutta in un font particolare: Sans Forgetica.
È stato creato da alcuni designer e scienziati della mente della RMIT University (Royal Melbourne Institute of Technology), che hanno applicato alla creazione di una nuova forma di lettering le nozioni di psicologia cognitiva sulla formazione di ricordi.
“I font normali sono molto familiari”, spiega la dott.ssa Janneke Biljlevens, tra le ricercatrici del gruppo. “I lettori ormai li guardano e capiscono il messaggio in un istante. Questo impedisce all’immagine di lasciare traccia nella memoria”. Di fatto, dal punto di vista del designer, la leggibilità è un requisito essenziale. Serve un font che crei più difficoltà nella lettura, spiega, “ma non troppa. Altrimenti tutta la fatica viene impiegata nella comprensione del testo e non nella memorizzazione delle informazioni”.
Per questo motivo è stata creata una via di mezzo, un font “che prevede un livello di difficoltà nella lettura sufficiente, ma non eccessivo”. Il tempo impiegato su ognuna delle parole porta il cervello a ricordare meglio.
È una magia? Basterà per memorizzare programmi, riunioni, esami, liste della spesa? Se la neuroscienza non è un’opinione, dovrebbe. Al limire, provate voi.