Spesso si ha la sensazione che, in tempi di crisi, neanche la laurea basti più a trovare lavoro. In realtà, esistono ancora diversi corsi di laurea che garantiscono un’ottima possibilità di accedere al mondo del lavoro in maniera stabile. Di monitorare il successo dei vari corsi di laurea se ne occupa ogni anno Alma Laurea, il consorzio fondato nel 1994 che raccoglie statistiche sul mondo dell’Università. Gli ultimi dati disponibili, riferiti ai laureati nel 2011, dicono che la facoltà con maggior possibilità di garantire un lavoro dopo cinque anni è Medicina, che è riuscita a collocare il 93,9% dei propri studenti.
Numeri leggermente inferiori riguardano la facoltà di Ingegneria, che comunque mantiene il 93,6%. Tra i vari indirizzi – civile, meccanica, aerospaziale ecc. – il migliore risulta essere ingegneria informatica, con un tasso di occupazione del 95,7% che si accompagna a uno stipendio medio che risulta fra i più alti (1.626 euro). La media degli studi in ingegneria supera di più di 4 punti percentuali la terza migliore facoltà per chi spera di trovare un lavoro. Si tratta di Economia (89,3%), sul podio di questa speciale classifica perché migliore di Biologia (88,4%) e dell’ambito chimico-farmaceutico, quinto con l’85,8 per cento.
In generale, e questo potrebbe non sorprendere, le discipline scientifiche restituiscono prospettive migliori rispetto a quelle umanistiche. Se infatti la media complessiva dei lavoratori laureati a cinque anni dalla fine degli studi è buona (84%), ci sono alcune facoltà dove le cose non vanno per il meglio. A psicologia, per esempio, il tasso di assunti non arriva al 79% e, ciò che forse preoccupa di più, gli stipendi medi sono sotto ai 900 euro al mese.