Proibizionismo e narcotraffico: ecco i veri colpevoli della morte di Desirée, cara Giorgia Meloni

Eroina equiparata alla marijuana dalla Legge Fini-Giovanardi, zero informazione tra i ragazzi sulla pericolosità delle droghe pesanti: queste sono precise responsabilità dei governi di centrodestra. Ma per Giorgia Meloni è colpa dei partigiani

Ho letto la lettera aperta di Giorgia Meloni a Libero in cui, in un tentativo disperato di ottenere visibilità – magari in vista di una futura candidatura a sindaca di Roma? -, sostiene che la morte della giovane Desirèe sia colpa della sinistra.

Ancora meglio: nella lettera Meloni accusa dell’aumento dell’abuso di eroina in Italia CHIUNQUE. A partire, ovviamente, dalla sinistra e dal Pd, passando per l’immigrazione selvaggia, i centri sociali e addirittura l’ANPI. Peccato che non nomini mai, nemmeno una volta, la mafia né il narcotraffico. Il ché è interessante perché guarda caso sono loro che ne gestiscono produzione distribuzione e vendita.

Forse non tutti ricordano che Giorgia Meloni è stata anche Ministro. Guarda caso, Ministro della Gioventù. E oltre a non aver fatto nulla di sostanziale per contrastare efficacemente l’abuso di sostanze, elogiava la controversa e pericolosa legge Fini-Giovanardi. Legge dichiarata poi incostituzionale e che ha creato in Italia il più grande mercato delle nuove sostanze stupefacenti del mondo e, soprattuto, ha detto ad una intera generazione di ragazzi che farsi una canna era pericoloso esattamente come fumarsi l’eroina.

Risultato? La mafia ne ha subito approfittato e ha deciso di fare una grande operazione di marketing. Si sa che i consumatori di cocaina e eroina sono molto più fedeli di quelli di marijuana, ma visto che la prima è illegale questi si devono sempre e comunque rivolgere al mercato sommerso per procurarsela. Così la mafia ha fatto una semplicissima operazione in pieno stile imprenditoriale: ha abbassato il prezzo dell’eroina portandolo a 2-4 euro a dose. Niente. Decisamente più conveniente della marijuana. Questo ha portato un aumento della produzione e della vendita puntando soprattuto ai più giovani. Tanto se una canna e una spada fanno male uguale – stando a quanto dicevano i Fini e i Giovanardi – che problema c’è? Provala no?

Qualche settimana fa ho chiesto alla Ministra Grillo se non fosse il caso di cambiare la norma, anche dopo il primo caso di morte di overdose da Fentanil in Italia. Mi ha risposto esattamente come mi avrebbe risposto Giovanardi: fare informazione rischia di portare i ragazzi verso la dipendenza

Continuare ad omettere colpevolmente che chi abbassa il prezzo e smercia eroina nelle strade sono la mafia e l’a ‘ndrangherta è inquietante. L’anno scorso i morti per overdose in Italia sono cresciuti del 9,7%, i sequestri di eroina del 28%. E si calcola inoltre che nel 2017 36.000 ragazzi sotto i vent’anni abbiamo provato almeno una volta l’eroina. Eroina che, sempre secondo un’indagine condotta sui ragazzi italiani, è la sostanza più attrattiva, seconda solo alla Marijuana.

Se vi state chiedendo come sia possibile che tra i ragazzi non ci sia nessuna consapevolezza sulla pericolosità dell’eroina, potete chiedere anche questo proprio a Giorgia Meloni. Forse non tutti si ricordano che la Fini-Giovanardi ha infatti sancito un principio secondo cui fare informazione, istruzione e divulgazione sulla pericolosità delle droghe è vietato perchè assimilabile a farne “propaganda”. Così gli unici mezzi su cui è possibile informarsi sono internet o gli spacciatori.

Qualche settimana fa ho chiesto alla Ministra Grillo se non fosse il caso di cambiare la norma, anche dopo il primo caso di morte di overdose da Fentanil in Italia. Mi ha risposto esattamente come mi avrebbe risposto Giovanardi: fare informazione rischia di portare i ragazzi verso la dipendenza.

Se si può accusare di qualcosa i governi del centro sinistra è che non abbiamo abolito del tutto questa follia né abbiamo fatto una seria politica di riduzione del rischio. Ma ripeto, la cosa più preoccupante della Meloni, così come di Salvini e dei 5 Stelle, è la sparizione delle parole mafia, ‘ndrangheta e narcotraffico dal dibattito politico e soprattuto da quello sulle droghe. La colpa è di tutti, perfino dei partigiani di novanta anni, di Saviano, degli immigrati, ma non dei mafiosi. Non si sa mai che si offendano.

*Parlamentare del Partito Democratico

X