Con lunga introduzione iniziale e poi crescendo di orchestra. Così Richard Wagner avrebbe scritto la musica di “Tanti auguri” (il celebre “Happy Birthday”). Wolfgang Amadeus Mozart, invece, sarebbe partito soffice, con un lezioso pianoforte a guidare l’orchestra. E Brahms avrebbe fatto volare, tempestoso, gli archi.
È così che il musicista e direttore d’orchestra Kristofer Wåhlander immagina il modo che avrebbero impiegato i grandi compositori della storia per scrivere la musica di Happy Birthday. Intenso per Wagner (si rifà al Tristano e Isotta), lezioso per Mozart (segue la falsriga del concerto per pianoforte e orchestra K467) titanico per Brahms (riecheggia la Sinfonia n. 4) e malinconico per Debussy (i Preludi).
E si permette anche di concludere con un mash-up tra Wagner (in chiave “Cavalcata delle Valchirie) e Verdi, mettendo fine a una rivalità che dura da secoli. È pur sempre una festa di compleanno.