Il nostro è un tempo storico interessante da osservare perché è evidente che qualunque cosa si desideri in un modo o nell’altro la potremmo raggiungere. Sono sicuro sia accaduto anche a voi di aver desiderato o avuto bisogno di modificare qualche cosa della vostra vita, di aver avuto la necessità di raggiungere una nuova posizione lavorativa, di intraprendere una avventura imprenditoriale oppure di migliorare le relazioni umane personali e vi siate imbattuti in una lettura o addirittura in un corso di motivazione. Questo perché siamo entrati nell’era del “si può fare”. Questo slogan o semplificazione massima “yes we can” ha portato Barack Obama alla Casa Bianca per due mandati, spingendo proprio l’acceleratore sulla motivazione a fare qualche cosa. Di fatto questo messaggio motivazionale è presente ormai non solo nella cultura anglosassone di cui è uno dei fondamenti ed è rappresentato dall’America Dream, ma ha raggiunto anche la nostra vecchia e saggia Europa spingendosi a tutti i continenti.
Il concetto è: Qualunque cosa desideri la puoi ottenere, a quale costo a quale prezzo lascio a voi il giudizio e la riflessione.
Ed effettivamente quel che è accaduto e la conseguenza è la proliferazione di corsi di motivazione e motivatori presenti in ogni ambiente ed ambito che sia personale o professionale, ovunque ci giriamo troviamo un corso con il messaggio sempre più o meno uguale che semplifica la vita e ci induce a credere che con una buona motivazione tutto è possibile, anche diventare milionari in poche mosse, in pochi mesi.Dovremmo stare molto attenti a questa offerta perché non sempre è utile e non a tutti ma soprattutto questa semplificazione di rendere tutto accessibile e raggiungibile in un tempo breve è un messaggio estremamente fuorviante non solo per tutti noi che ci caschiamo ma soprattutto per le generazioni che verranno, ma questo è un altro paio di maniche.
Ho riflettuto a lungo prima di scrivere questo articolo, non voglio che sia preso come una critica a qualcuno in particolare, esprimo solo un mio punto di visto perché ho l’impressione che stiamo scambiando la motivazione con lo scopo ovvero il percorso con il perché. Essere performante, motivato, entusiasmante, pieno di energia è certamente una cosa molto positiva anche nei confronti di chi ci circonda ma non è sufficiente a migliorare la nostra vita se non abbiamo chiaro il perché lo facciamo. Credo per esperienza, che la cosa più importante a cui possiamo aspirare è la comprensione del vero perché viviamo, altrimenti diventeremo dei superatleti allenati e motivati senza sapere minimamente a quale sport dedicarci.
Produrre decine di azioni quotidianamente non è creare, stiamo scambiando il fare cose con il creare, la procedura con la creazione. Per fare un passo avanti, proviamo a rispondere sinceramente a queste semplici domande.
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