Per promettere la Luna bisogna essere molto ricchi. Almeno, lo si capisce guardando il valore d’asta di alcuni suoi granelli. Poche settimane fa, per esempio, sono stati battuti alcuni detriti lunari che erano caduti nel 2017 sull’Africa nordoccidentale. Un totale di cinque chili di materia extraterrestre che il vincitore si è aggiudicato con un’offerta di 612.500 dollari. Non male.
Era un caso eccezionale: come spiega questo articolo di AtlasObscura, di solito i frammenti lunari in circolazione si aggirano intorno ai 90-200 grammi. Come quelli che saranno battuti da Sotheby’s a fine novembre. Sono i resti raccolti dall’apparecchio sovietico Luna-16 (un veicolo senza esseri umani) nel 1970. La nave atterrò nel Mare Fecunditatis, una delle depressioni sulla superficie lunare, e fece un carotaggio da riportare sulla Terra.
Chi si vuole aggiudicare quel campione estratto in piena Guerra Fredda, già comprati da un collezionista americano nel 1993 per 442.500 dollari, dovrà essere pronto a sborsare molto di più. Secondo la casa di asta, visto il valore scientifico ma soprattutto storico delle pietre, si potrà arrivare anche a 700mila dollari. O addirittura al milione.
Se ne deduce che a chi non vuole mica la Luna e chiede soltanto un momento, è più conveniente dare un momento.