NeanderArtFermi tutti: anche i Neanderthal producevano opere d’arte (e non erano così male)

In realtà c’è solo un documento, ritrovato in una grotta a Gibilterra, sul quale gli studiosi dibattono da tempo. Che si tratti di un’opera intenzionale è ormai sicuro. Resta da capire se l’intento fosse artistico o no. In ogni caso, meglio di tanta roba realizzata oggi

Tutto sommato perché no? Potevano mangiare e bere senza eccessivi problemi, avevano tantissimo tempo libero (per pensare, si suppone) e non mancavano le necessarie abilità tecniche. Insomma, i Neanderthal potevano produrre opere d’arte. Eppure, nel periodo di tempo in cui sono vissuti sulla Terra, anche convivendo con i nostri antenati, non lo hanno mai fatto.

O forse sì? Ci sarebbe un manufatto, rinvenuto nella grotta di Gorham, sulle coste di Gibilterra, che ha costretto gli studiosi a porsi la domanda. Non è niente di speciale, almeno dal nostro punto di vista. Consiste in una serie di linee che si intersecano. “Sappiamo che è stato fatto di proposito, non in modo casuale”, spiega la dottoressa Geraldine Finlayson, direttrice del Museo di Gibilterra, alla Bbc. “Dietro c’è la mano di qualcuno che ha seguito un ordine ben preciso, alternando linee verticali a linee orizzontali”.

Che il qualcuno in questione fosse un Neanderthal è molto probabile: le grotte di quella zona, che 24mila anni fa non sorgevano al limite della costa ma in cima a una vallata di stagni e prati, ospitavano famiglie di iene preistoriche. Più in profondità, vivevano dei Neanderthal, come dimostrano alcuni segni tipici lasciati nei millenni. Anche le strane linee – si deduce – sono opera loro. E, di conseguenza, la domanda risuona: sono stati anche loro artisti?

Non si può dire. Non si può sapere. La verità è che è possibile. Del resto, erano anche loro esseri umani. Non come noi, ma simili a noi. E tutto sommato, vista la grande quantità di pessimi artisti che si trova tra i Sapiens sapiens, non è da escludere che anche tra i Neanderthal qualcuno ci avesse provato, incidendo la pietra. E ottenendo un risultato che oggi, se si è nel circolo giusto, sarebbe valutato milioni.

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