Segni nel tempoNon solo quadri, poesie e progetti: adesso di Leonardo da Vinci possediamo anche le impronte digitali

Ne ha lasciate varie sulle sue opere, ma una del pollice – macroscopica – appare su uno dei suoi disegni anatomici. Un passo in più verso il genio del Rinascimento

E adesso c’è anche l’impronta digitale. Per secoli gli studiosi si sono appassionati al “caso Leonardo da Vinci”, affascinati dalla vastità del suo ingegno (dall’ingegneria, all’arte fino – con livelli minori – alla letteratura), rapiti dall’idea di poter ottenere di lui qualcosa di più rispetto alle sue opere e ai suoi progetti. Ci hano provato con il Dna, ma l’albero genealogico si è dimostrato piuttosto difficile da ricostruire. Hanno insistito con la ricerca del suo aspetto fisico (non fidandosi del presunto autoritratto) e, adesso, hanno una traccia quasi certa su cui lavorare: le sue impronti digitali.

Si trovano su uno dei disegni anatomici custoditi nel Royal Collection Trust del Castello di Windsor. L’opera, datata tra il 1509 e il 1510, rappresenta il sistema cardiovascolare e gli organi di una donna. E accanto al braccio sinistro, appare l’impronta del pollice di Leonardo.

(QUI L’IMMAGINE)

Non è l’unica (ce ne sono anche in altri disegni) e non è nemmeno la prima volta che viene notata. Soltanto, è la prima volta che viene notata la sua quantità e la sua definizione, quasi come se Leonardo avesse voluto lasciarla. “È così ben fatta che sembra deliberata”, spiega Martin Clayton, capo della sezione stampe e disegni del Royal Collection Trust. E siccome Leonardo da Vinci vende sempre bene, anche questa impronta digitale avrà presto un libro dedicato.

In più – e non è cosa da poco, l’impronta potrà essere confrontata con un’altra, lasciata sul dipinto noto come Bella principessa, la cui attribuzione è più che incerta (addirittura un falsario inglese, nel 2015, ha affermato di esserne l’autore). Se le due impronte combaciassero, allora le cose cambierebbero.

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