Occhio ai debitiTroppe rate da pagare? Meglio accorparle in una sola

Avete proprio esagerato e ora non riuscite più a stare dietro alle spese? Inutile scappare ai Caraibi, meglio informarsi per sottoscrivere un prestito, o mutuo, di consolidamento

Immaginate la scena: avete fatto il finanziamento per comprare il cellulare, quello per la lavatrice, quello per la cucina nuova. Nel frattempo, magari, avete anche dovuto pensare a rateizzare il pagamento per il dentista di vostro figlio, e in tutto ciò l’auto è ormai da sostituire. Così, in men che non si dica, le spese hanno iniziato a pesare sul conto corrente e la casella di posta (elettronica o fisica che sia) si sta intasando di comunicazioni, promemoria di pagamento, persino ingiunzioni. Scadenze, scadenze, scadenze. Niente, avete proprio esagerato e ora non riuscite più a stare dietro alle spese. Che fare? Mollare tutto e scappare ai Caraibi? La soluzione potrebbe avere un nome difficile: prestito, o mutuo, di consolidamento.

Il principio che sta dietro ad un’operazione di questo tipo è semplice: si riuniscono tutte le proprie posizioni debitorie per eliminarle in un sol colpo, sostituendole con un’unica rata di un unico prestito, fatto per tappare quei buchi che, per un motivo o per un altro, ora non si riesce più a chiudere.

«La proposta di prestiti di consolidamento debiti consiste nell’accorpamento di più posizioni finanziarie singole, per chiuderle tutte tramite un unico finanziamento, che permette di estinguere subito questi debiti, togliendo l’onere di farlo al cliente, e avendo un unico interlocutore, l’istituto bancario», spiega a Linkiesta Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, sito di comparazione mutui e prestiti. «Mediamente l’operazione è costruita per far pagare un tasso minore rispetto al tasso medio effettivo che si pagava per tutte le operazioni che si avevano in essere, e consente anche di razionalizzare le uscite».

A seconda della situazione della persona e della durata delle rate dei finanziamenti che si sono sottoscritti, insomma, si possono individuare soluzioni che si adattino alla propria capacità di spesa mensile, contribuendo a unificare le spese in un’unica uscita. E anche, spesso, a risparmiare qualcosa.

La proposta di prestiti di consolidamento debiti consiste nell’accorpamento di più posizioni finanziarie singole, per chiuderle tutte tramite un unico finanziamento, che permette di estinguere subito questi debiti, togliendo l’onere di farlo al cliente, e avendo un unico interlocutore, l’istituto bancario


Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline

Le opzioni per il consolidamento sono due: l’attivazione di un prestito o di un mutuo. La scelta? Dipende principalmente dall’entità dei propri debiti. «Si potrebbero avere posizioni debitorie importanti, che però non si possono coprire al completo con un semplice prestito, che prevede una durata massima e un importo massimo», spiega a questo proposito Anedda. «Dato che un prestito dura dieci anni al massimo, consolidando su una durata breve si potrebbe rischiare di fare danni, perché si avrebbero rate troppo pesanti per un periodo ristretto di tempo». Il vantaggio del mutuo, invece, è che consente «durate lunghe, di 10 o 15 anni, e tassi bassi». In altre parole, si acconsente di indebitarsi per un periodo più lungo, ma d’altra parte ci sono anche molte probabilità di avere una rata più sostenibile.

Posto che bisognerebbe cercare di indebitarsi il meno possibile, e che bisognerebbe farlo solo per esigenze necessarie, nel momento in cui si dovesse arrivare a un caso come quello citato sopra, il consolidamento è la soluzione più auspicabile. Ma attenzione: quando ci si rivolge alla banca, è importante ricordare che per nessun motivo bisognerebbe chiedere un prestito di liquidità pura. «C’è chi per mancanza di informazione chiede liquidità, non sapendo che dichiarando la finalità del prestito, ovvero il consolidamento, spenderebbe meno. La banca, infatti, applica dei tassi di interesse più alti alla richiesta di liquidità, per via del rischio creditizio maggiore che questa comporta», precisa l’esperto.

Se vi servono soldi per chiudere i vostri debiti, insomma, non abbiate paura di dirlo. Ma soprattutto non pensate che sottoscrivere finanziamenti sia la soluzione per qualsiasi cosa. «Il finanziamento non deve essere considerato un’integrazione del reddito. Se non posso permettermi di comprare il cellulare o lo stereo, non è che avere 300 euro in più mi consente di comprare il triplo, perché alla fine, quando mi rimane una parte ridotta di reddito disponibile, se non sono abituato a gestire queste spese, ricorrerò inevitabilmente ad altri finanziamenti, accentuando la mia situazione debitoria», ammonisce infine Anedda.

Come sempre dovrebbe essere in fatto di finanze personali, insomma, gli azzardi sono da evitare. In caso di necessità, guardatevi in giro e fate qualche comparazione tra diverse possibilità, valutando esattamente quanto state spendendo in questo momento e quanto un’alternativa di consolidamento vi farebbe spendere. Poi prendete la vostra decisione e siate seri nel portarla a termine. E chissà che alla fine, dopo tanti sacrifici per rimettervi in pari, ai Caraibi non riusciate ad andarci per davvero. Però in vacanza.

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