Il Regno Unito è in stallo. La Camera dei comuni ha bocciato l’ccordo che la premier Theresa May ha negoziato con Bruxelles per uscire dall’Unione europea. La sconfitta di proporzioni storiche (432 voti contrari e 202 favorevoli) secondo alcuni storici è la peggiore di sempre per un governo nella storia del parlamento brittannico. Due anni di negoziato buttati nel cestino, per ora.
Il meccanismo di veti incrociati rende complesso qualsiasi progresso: per uscire da questa situazione non basta una maggioranza alla Camera contro, ma un largo consenso in Parlamento a favore di soluzione chiara e ben definita. Molto probabile che la Brexit resti un tema rilevante nella dinamica dei mercati almeno fino al 29 marzo, anche se il voto di ieri non ha colto certo di sorpresa gli operatori. La Sterlina continua a essere il modo principale con cui i mercati esprimono la propria visione sulla Brexit e per questo c’è da aspettarsi ancora volatilità nei prossimi mesi.
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