Sogni e visioniAltro che droghe: per avere le allucinazioni basta una pallina da ping pong

Serve per provocare un fenomeno neuronale conosciuto come “effetto Ganzfeld”, che avviene quando si osserva molto a lungo una superficie di colore uniforme. E il cervello impazzisce

Prendete una pallina da ping pong. Dividetela in due parti. Applicate le due sfere sugli occhi (tenendole attaccate al viso con del nastro adesivo). Poi servono delle cuffie (di quelle buone) che trasmettono rumore bianco e una luce rossa puntata addosso. A quel punto, nonostante la situazione possa sembrare ridicola, bisogna stare fermi e aspettare. Che cosa? Ma le allucinazioni, ovvio.

Il sistema, come viene spiegato in questo istruttivo video della Bbc, altro non è che l’applicazione del cosiddetto effetto Ganzfeld. Il cervello viene privato dei soliti stimoli esterni e, per sua abitudine, si trova a doverli creare sulla base dei pochi segnali che ha a disposizione. Addirittura, ricorre al cosiddetto “rumore neuronale”, cioè il brusio elettrico delle onde neuronali, e inventa forme e colori inesistenti.

Si può ottenere l’effetto Ganzfeld anche solo guardando a lungo una parete monocroma (in quel caso, addirittura, si ha la sensazione di perdere la vista, perché il cervello, di fronte allo stesso stimolo prolungato, lo elimina dalla sua attività di elaborazione). Mentre un esperimento come quello sopra raccontato, invece, provoca un effetto Ganzfeld multi-modale, dal momento che oscura non solo la vista, ma anche l’udito, dando origine a visioni e allucinazioni.

Del resto, non è niente di nuovo. Succedeva anche nell’antichità: i Pitagorici, in cerca di ispirazioni, erano cultori della pratica dell’incubatio, si isolavano cioè in grotte o caverne oscure, lontane dal mondo, per meditare. La visione prolungata dell’oscurità dava luogo, allora come oggi, a visioni misteriose che venivano interpretate come messaggi degli dèi, o di qualche entità sconosciuta.

Lo stesso fenomeno, del resto, si è ripresenta ogni volta in cui qualche minatore rimane in modo prolungato sottoterra: luci, fantasmi e colori indescrivibili si affollano di fronte ai suoi occhi. E – cosa che vale la pena ricordare – lo stesso avviene anche nei territori polari, in questo caso, però, a causa della visione prolungata di distese di neve uniformi.

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