In giro si trovano già i corsi a pagamento per prepararsi al concorsone, ma il percorso per arrivare al bando di selezione dei seimila navigator sarà tutt’altro che semplice. E ancora di sicuro non c’è niente, se non i tempi strettissimi. Visto che la road map governativa è arrivare alle assunzioni prima delle elezioni europee.
Le riunioni tecniche al ministero del Lavoro per stilare il bando si susseguono. I Cinque Stelle hanno fretta, perché da metà marzo è previsto l’avvio dell’erogazione del reddito. E tutto deve essere pronto entro aprile, perché il profilo del navigator sarà fondamentale nel disegno grillino per aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro attraverso i centri per l’impiego. A gestire la patata bollente è ancora Maurizio Del Conte, presidente uscente di Anpal, Agenzia per le politiche attive del lavoro, che a breve dovrebbe essere sostituito da Mimmo Parisi, il professore della Mississippi University adottato dai grillini per importare in Italia il suo modello implementato negli States.
I seimila navigator saranno assunti con un contratto co.co.co da Anpal servizi, la società partecipata al 100% da Anpal, di cui Del Conte è anche amministratore unico. Per il 2019 è prevista una spesa di 200 milioni di euro, che salgono a 250 nel 2020.
Il bando è pronto, si lavora alle ultime limature. Quello che si sa è che si seguiranno delle procedure speciali dettate dai tempi stretti imposti dal governo. Si cercano laureati, ma non verrà chiesta alcuna esperienza pregressa. Ci sarà una selezione per titoli, e poi una prova solo scritta, senza colloquio orale, che invece allungherebbe i tempi (con tanto di nomina di commissione esaminatrice). Cosa che si vuole evitare. Ma ci sono dei passaggi tecnici che dovranno essere seguiti. E anche con una road map accelerata, infarcita di procedure speciali e gare sotto soglia, nella migliore delle ipotesi si arriverebbe alla conclusione delle assunzioni dei navigator a giugno. Troppo tardi per i grillini, che puntano invece ad arrivare agli ultimi giorni della campagna elettorale delle elezioni europee con reddito e navigator appuntati al petto.
Si cercano laureati, ma non verrà chiesta alcuna esperienza pregressa. Ci sarà una selezione per titoli, e poi una prova solo scritta, senza colloquio orale, che invece allungherebbe i tempi
Il bando potrebbe essere firmato e reso pubblico entro l’8-9 febbraio. Ma a patto che si passi prima dall’approvazione della Conferenza Stato-Regioni. Le assunzioni saranno nazionali (altra scelta fatta per accelerare i tempi), ma la Costituzione prevede che la competenza dei servizi per l’impiego è regionale. Il bando deve essere quindi vidimato dalle Regioni prima della pubblicazione. Il governo ha assicurato che nella prossima settimana otterranno il “bollino” regionale. Ma dalle regioni arrivano già i primi malumori, soprattutto da Lombardia e Veneto, capofila della politica dell’autonomia di stampo leghista.
Una volta pubblicato il bando, dovrà restare “aperto almeno” per 15 giorni. Si aspettano almeno 50-60mila domande. Anpal stessa dovrà dotarsi di una piattaforma per gestire le candidature. Poi ci sarà la convocazione dei selezionati e la prova stessa. E qui bisognerà fare una gara per trovare il luogo di svolgimento del concorsone e scegliere la società che si occuperà della sorveglianza e della correzione delle prove scritte. I tempi si allungano. E per quanto possano essere compressi, ci sono tempi tecnici e procedure da rispettare.
Senza dimenticare poi che i seimila navigator dovranno essere formati: Mimmo Parisi ha parlato di una formazione sul campo di 6-8 mesi. E alla fine di questo percorso dovranno essere dislocati nei centri per l’impiego territoriali. Fermo restando che molte regioni, che a loro volta dovrebbero assumere altri 4mila operatori con concorsi pubblici, hanno già fatto sapere che non hanno uffici a disposizione e spazi per ospitare i navigator selezionati da Anpal.