Tutto è relativoBasta con il pessimismo, ecco tutti i motivi per cui le cose non vanno male come pensiamo

Fra disugualianze, povertà e ambiente sembra che le cose non siano mai andate così male. Il libro “Illuminismo adesso” di Stephen Pinker, però, dà una chiave diversa di lettura della realtà. Se siete stufi dei catastrofismi odierni, sfogliatelo. E scoprite perché, in fondo, non ci possiamo lamentare

Photo by Dean Maddocks on Unsplash

Basta tendere l’orecchio verso qualsiasi convegno sull’economia o sullo stato della società, guardare qualsiasi dibattito tv o leggere il primo editoriale che ci capita sottomano – per non parlare delle opinioni sui social network – per accorgerci come emerga un sentimento di evidente pessimismo sul nostre presente e futuro.

I temi su cui ci lamentiamo sono sempre gli stessi: disuguaglianza, povertà, ambiente, razzismo, sicurezza. Il catastrofismo impera in tutte le conversazioni. Del resto negli ultimi anni, si dice, è successo di tutto: esplosione del terrorismo post-11 settembre, l’intera economia mondiale frenata da una grave crisi finanziaria e poi la globalizzazione e i movimenti migratori che hanno portato molti paesi verso il sovranismo e il populismo… Insomma sembra che oggi stiamo vivendo il peggior periodo dal dopoguerra, con il progresso umano che si è interrotto e con il benessere, la libertà e i diritti civili in grave pericolo.

Ci viene però in soccorso Steven Pinker, docente di psicologia ad Harvard, con il suo saggio dal titolo “Illuminismo adesso. In difesa della ragione, della scienza, dell’umanesimo e del progresso”pubblicato da Mondadori: Pinker infatti attraverso un approccio rigoroso e multidisciplinare basato soprattutto su dati ufficiale, ci dimostra che tutte le convinzioni pessimistiche e gli atteggiamenti catastrofisti non solo non hanno senso, ma la verità dei fatti è diversa o, per lo meno, assai più complessa, di quanti in molti vogliono farcela credere.

Ecco alcuni dati presi dal libro che ci raccontano come in realtà stanno le cose oggi: l’aspettativa di vita in Europa è salita a 80 anni (era 64 anni nel 1951 e 71 nel 1981), la povertà estrema nel mondo oggi è scesa al 10 per cento nel mondo e la vetta della disuguaglianza tra ricchi e poveri si è raggiunta nel 1980, le morti per parto e il tasso di mortalità infantile si sono drasticamente ridotte. Sul tema ambientale la questione è complessa, se è vero che dobbiamo cercare di impiegare meglio le risorse ambientali e ridurre l’emissione di Co2 è anche vero che quelle dei cinque principali inquinanti atmosferici industriali, dal 1970 ad oggi si sono ridotte di due terzi e la disponibilità di cibo è aumentata esponenzialmente grazie alla rivoluzione verde e non a spese dell’ambiente.

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