Le dating app servono solo per soddisfare i desideri della carne? Alcune sì, soprattutto se si tratta di carne bovina e la app in questione, anziché chiamarsi Tinder, si chiama Tudder. Siamo all’avanguardia della tecnologia nel campo della zootecnia, e i match non avvengono tra persone ma tra mucche e buoi.
La app raccoglie i profili degli animali di circa 42mila fattorie britanniche e consente agli allevatori di scegliere gli esemplari migliori per gli accoppiamenti. Come per gli esseri umani, si possono vedere le immagini di tori e mucche. E scegliere di conseguenza. Nella speranza che, a differenza delle app di incontri umane, le immagini siano attendibili.
Il produttore ,Hectare, ha ambizioni enorme: vuole, come scrive la Bbc, reinventare tutto il mondo del commercio agricolo. Del resto è anche proprioetario di un sito in cui si può vendere e comprare granaglie e, dal 2014, di Sell My Livestock, un sito utilizzato dagli allevatori per il commercio di animali. La app altro non sarebbe che il suo upgrade naturale, adattato alla nuova tecnologia dominante (lo smartphone) e alla moda introdotta dalle app per appuntamento.
Come ha spiegato Doug Barnier, il capo di Hectare, “trovare unioni per gli anmali dovrebbe essere anche più facile che per le persone”. Si può scegliere tra frisone Holstein irlandesi e i manzi Simmental della zona di Oxford, per esempio, o anche le Welsh Black di una fattoria di Conwy. Poi, una volta trovato il match, si può cominciare a trattare. Senza per forza dover spostare gli animali per chilometri e chilometri.