Le hanno provate tutte. Dividersi gli spazi, cambiare sigletta e musica, dare una sterzata ai contenuti, la respirazione bocca a bocca. Tutto inutile. La cosa che non funziona alla Vita in diretta quest’anno sono proprio loro due, Francesca Fialdini e Tiberio Timperi. Presi singolarmente, non sono neppure malaccio: lei bellissima e algida, empatia non pervenuta (ha provato pure a cantare, ma niente) e un curriculum ricco quanto basta per non fare gridare allo scandalo totale quando è stata promossa. Lui un Massimo Giletti che non ce l’ha fatta, fascinoso, rassicurante, con la battuta pronta che capisce solo lui, miracolosamente ripescato dopo essere stato parcheggiato per anni a fare Domenica in famiglia la mattina del week end. Un Magalli più alto ma meno simpatico. Ma insieme…
Come siano arrivati alla “Vita in diretta”, il secondo programma dopo Domenica In più storico di Raiuno, è mistero fitto, ma vorrei conoscere la mente malata che ha unito televisivamente due che si stanno più sulle balle di Renzi e Travaglio. Troppo scarsi per riuscire a fare bene “Casa Vianello”, non abbastanza bravi da non fare trasparire al pubblico che non si reggono. Al confronto Lele Mora e Fabrizio Corona erano una coppia meglio assortita. Mi viene da rivalutare binomi mosci come Marco Liorni e Cristina Parodi; e poi lo vogliamo dire che la conduzione a due faceva tanto tv americana quindici anni fa, ma oggi non si può guardare? Persino SkyTg24 l’ha pensionata.
Gli addetti ai lavori, a cui la Fiandini sta simpatica come ai giornalisti di Sanremo lo sono Il Volo, l’hanno ribattezzato “Flop in diretta”. Nonostante questa debacle, la bella 39enne di Massa che si è fatta le ossa nei programmi religiosi riceve promozioni su promozioni, come lo Zecchino d’oro
Gli ascolti sono lo specchio di questa combo letale. Fialdini e Timperi sono la terza scelta del telespettatore nel pomeriggio feriale, dopo ovviamente Barbara d’Urso con Pomeriggio 5 (se uno vuole il trash, meglio l’originale) e di tanto in tanto Geo, il programma sulla natura di Raitre con Sveva Sagramola. Gli addetti ai lavori l’hanno ribattezzato “Flop in diretta”. Nonostante questa debacle, la bella 39enne di Massa che si è fatta le ossa nei programmi religiosi riceve promozioni su promozioni, come lo Zecchino d’oro. Insieme a Timperi, si distingue soprattutto per le gaffe: lui che le dà della “raccomandata” in diretta, Francesca che diventa paonazza dal nervoso perché a Roberto Fico in collegamento salta l’audio. Come ogni coppia in crisi devono provano a mostrare un’armonia di facciata, dunque a Timperi viene la rivoluzionaria idea di baciare in bocca la partner per silenziare le malelingue. Avanguardia.
All’inizio del 2019 la Rai ha tentato la mossa disperata salva ascolti piazzando a capo del programma quel Casimiro Lieto in quota Isoardi-Salvini, con tanto di foto di gruppo postata da Francesca Fialdini sul suo profilo Instagram. Per l’occasione, si era scomodato pure il dg Fabrizio Salini, scatenando invidia e odio delle altre conduttrici Rai che bisbigliavano: «La sua prima uscita Salini la fa nel programma più flop della rete? Qualcuno ci deve spiegazioni». Bene. I benefici della cura-Lieto sono durati un quarto d’ora, giusto il tempo di cambiare sigletta, grafica e scenografia – roba forte, eh – ma niente: il morto non è stato rianimato. Perché il problema sono proprio loro due. Non si scappa.