Dopo Sanremo, febbraio è il mese di un’altra importante competizione artistica: quella dell’International Hair Freezing Contest. Non è in Liguria, ma nello Yukon, in Canada, appena a nordovest di Whitehorse. Non ci sono fiori ma le Takhini Ho Pools, sorgenti naturali di acqua calda ricche di calcio, magnesio e ferro – note nella zona per le loro qualità terapeutiche e teatro di alcune gare di sci e di slitta.
Poi, nel 2009, è nata anche la gara per chi avesse i capelli congelati più originali. Nasce prima come gioco, visto che gli atleti, finita la corsa, apprezzavano un tuffo nelle acque calde delle terme. I capelli bagnati, però, vista la temperatura dell’aria (spesso sotto zero) ghiacciavano subito, modellando forme insolite e divertenti. Da qui, visto che si tratta di un luogo di gare, hanno deciso di farne una in più: quella, appunto, delle acconciature ghiacciate.
“Fino al 2015 era una cosa di nicchia”, spiega Andrew Umbrich, comproprietario delle pozze d’acqua. “Poi abbiamo cominciato ad avere un po’ di pubblicità”. Anche LinkPop ne ha parlato, del resto. E da tutto il mondo hanno cominciato a partecipare in tanti. Sempre di più. “Perfino dal Giappone”.
La procedura per fare parte del concorso è semplice: bisogna firmare la propria presenza sul sito (per dimostrare che l’immagine non viene scattata altrove) e poi, tra gennaio e marzo, inviare l’immagine di se stessi con le acconciature più stravaganti. Si può partecipare in più categorie: miglior uomo, miglior donna, miglior gruppo e immagine più creativa. Il vincitore di ogni categoria riceve 750 dollari, più un buono per altre 30 immersioni nelle pozze di Takhini.
Sul sito, poi, ci sono anche le istruzioni per modellare i propri capelli senza danni: sia alle orecchie (che rischiano di essere congelate) sia ai capelli stessi. Basta bagnarli, tenerli fuori abbastanza perché si raffreddino, quando poi si stanno ghiacciando, è il momento di modellarli e poi, quando sono rigidi abbastanza, bisogna scattare. Per sciogliere il ghiaccio basta immergersi di nuovo.
Tutte le immagini poi, saranno viste e giudicate dai proprietari delle terme. Niente voto popolare e, soprattutto, niente giuria di qualità. Perché Takhini è Takhini.