Umorismo franceseCartoline d’altri tempi: quando la Gioconda (appena rubata) cominciò a viaggiare per il mondo

Il furto della Monna Lisa suscitò allarme, stupore e tanta ilarità. Cominciarono a circolare immagini di lei in giro per l’Europa (e non solo), perché Amélie non ha inventato niente

Nell’agosto del 1911, dal museo del Louvre di Parigi, fu rubata la Monna Lisa. Un fatto epocale, reso ancora più sconvolgente dalla facilità con cui aveva agito il ladro (che si scoprirà poi essere l’italiano Vincenzo Perruggia): si era nascosto, aveva aspettato l’imbrunire e poi, con tutta calma, aveva staccato la tela dalla cornice, per portarla fuori fischiettando. L’unico ostacolo incontrato era stato il cancello chiuso con il lucchetto, che però gli fu aperto con gentilezza da un idraulico di passaggio.

Il caso suscitò clamore: la polizia fu subito sguinzagliata alla ricerca del malfattore, ma prima di arrivare a una soluzione ci vollero due anni. Nel frattempo la scomparsa della Gioconda divenne oggetto di ilarità generale. Addirittura, vennero create cartoline che la rappresentavano in viaggio per il mondo: non era stata rubata, era solo lei che voleva farsi un giro fuori da quelle sale (allora davvero) polverose.

E così apparve la Gioconda, felice e con una chitarra in mano, a Londra:

“Elle se trotte toujours”, recita lo slogan, ed eccola allora oltreoceano, a New York:

Oppure tra le piramidi egizie, in sella a un asinello, mentre visita il Cairo:

E se invece fosse rimasta a Parigi? A quei tempi la capitale francese era anche la capitale del mondo, per cui non avrebbe avuto necessità di spostarsi tanto. Poteva andare a vedere l’Arco di Trionfo (sempre a dorso d’asino, chissà perché):

O a ballare al Moulin Rouge:

O andare in bicicletta, vera e propria novità del momento:

Oppure fare shopping ai celebri Magazzini LaFayette, come sognavano tutte a quell’epoca e, senza dubbio, avrebbe sognato anche lei.