Il loro compito è rimasto lo stesso: rompere il ghiaccio. Ma la vita a bordo di una nave rompighiaccio negli anni è cambiata parecchio. Oggi è tutto più modernizzat, in particolare le telecomunicazioni. I marinai stanno via da casa per più settimane, ma grazie a internet possono sentire la famiglia anche più volte al giorno, a seconda dei turni di lavoro. “È come lasciare la nave, circondata da ghiacci e temperature che spesso toccano i -40, e approdare in un luogo più caldo e accogliente”, racconta uno dei marinai della rompighiaccio finlandese Kontio in questo video di Monocle.
Grazie alle tecnologie “oggi tutti riescono a mantenere un forte legame con i propri cari. Io sento spesso i miei bambini e sono più felice. Anche loro sono più rilassati, sapendo che possono sentirmi tutti i giorni”. Tuttavia, questa iperconnessione ha anche degli svantaggi. Come spiega un vecchio lupo di mare, anche lui imbarcato sulla rompighiacci, “una volta la ciurma era più unita. Ci trovavamo a cantare canzoni insieme, qualcuno tirava fuori la chitarra e il tempo passava più in fretta. Riuscivamo a creare uno spirito di gruppo più forte. E una volta alla settimana partiva la proiezione di un film. Tutti (tranne quelli che avevano il turno) venivano ad assistere. Erano tempi duri, ma eravamo più uniti”. Oggi, invece, “ognuno ha Netflix: si collega quando vuole, guarda quello che vuole e si isola dagli altri”. Per mantenere i contatti con il mondo e le persone fuori dalla barca, si sacrifica il mondo e le persone che sono sulla barca.
Ma è così terribile? In realtà un momento di socializzazione importante a bordo c’è ancora: i pasti. “Sono sempre ottimi”, si congratula il marinaio. E se in una rompighiaccio c’è bisogno, appunto, di rompere il ghiaccio, parlare del cibo è sempre un buon metodo.