È arrivata la stagione dei picnic. Inaugurata, secondo Coldiretti, dal 40% degli italiani con la tradizionale gita fuori porta di Pasquetta. A breve distanza anche il 25 aprile. E subito dopo il 1 maggio. In campagna, al mare, in montagna, nei parchi o nelle aree protette: c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Imbarazzo che vale anche per i cibi. Sono sempre numerosi gli italiani affezionati alle scampagnate ipercaloriche: paste al forno, parmigiane di melanzane, carni alla brace, golosi dolci della tradizione. Attenzione però: un po’ per il clima, un po’ per una questione di comodità, il menu del perfetto picnic è composto da ricette leggere e semplici da mangiare. Vietatissimi salse e cibi unti, difficili da gestire fuori casa. In realtà, il menu giusto per il picnic dovrebbe essere delicato, leggero ed elegante come quello di un cocktail: cibi che si mangiano in piedi, senza posate, senza sporcarsi troppo. Insomma, è possibile – anzi, auspicabile – scegliere una linea gourmet. Ovviamente, sempre meglio avere salumi e formaggi da affettare al momento e dell’insalata, per rinfrescare il tutto.
La pasta fredda, la torta salata, il panino, la frittata, il gran finale con dolci e frutta: ecco le 5 portate necessarie per il picnic perfetto. Qui trovate cinque proposte – tra le infinite possibili – per ciascuna portata.
La pasta fredda
Cominciamo con una idea di pasta fredda dello chef Simone Rugiati. Fresca e vegetariana, si fa con cipollotto fresco, pomodori datterini, olive di Taggia, basilico fresco, asparagi sottili, carote. Si fa stufare il cipollotto tagliato molto finemente in un filo di olio, Poi si aggiungono gli asparagi, tagliati a rondelle. Dopo qualche istante le carote tagliate a cubetti. Negli ultimi due minuti di cottura, le zucchine, anch’esse tagliate a cubetti. Regolare di sale e spolverare con pepe. Adagiare le verdure, ancora croccanti, in una pirofila e lasciare freddare, quindi aggiungere le olive denocciolate. Il segreto sta nei pomodori che non vanno scottati e men che meno cucinati: vanno solo tagliati in 4 pezzi, condite con sale olio e basilico fresco, infine aggiunti alle verdure. Per la pasta si possono scegliere dei ditalini rigati che, dopo la cottura, vanno aggiunti freddi al composto di verdure, rigirati bene e conditi con olio extravergine di oliva
La torta salata
Abbandoniamo per una volta lo schema classico degli sformati a base di verdure (erbette, biete o spinaci), ricotta e uova. Suggeriamo uno strudel salato e osiamo con una farcitura inusuale, usando il pesce.
Preparare la pasta della sfoglia secondo la ricetta classica, lasciandola riposare in frigo. La pulizia dei carciofi dev’essere accurata: via il gambo, le foglie esterne più dure e la barba interna. Una volta tagliati finemente vanno saltati in padella con un filo d’olio per 15 minuti e regolati di sale e pepe. Nel frattempo si cuociono i filetti di orata in un’altra padella con un filo d’olio. A questo punto, stendere la pasta con un mattarello sulla spianatoia infarinata e farcirla con il pesce, i pomodorini sgocciolati e tagliati a metà e i carciofi. Profumate con foglioline di timo e rosmarino tritate finemente. Richiudere dando la forma dello strudel, trasferire su una teglia foderata di carta da forno e infornare a 180°C per 30 minuti.
Il panino
In ogni picnic che si rispetti non può mancare un buon panino. Ma se siete stanchi della solita rosetta secca con una fettina di anonima caciotta e una di salame industriale potreste approfittare di questa idea gourmet. Si tratta del panino “Total Spring” dello chef Giancarlo Morelli. Scegliamo un pane di segale tostato. La segale ha una presenza minore di glutine ed è riccoa di fibre vegetali che contribuiscono al senso di sazietà, aiutano l’organismo a espellere le tossine e contengono il livello di colesterolo nel sangue. Prepariamo una mousse di Salva Cremasco Dop, un formaggio grasso, di media stagionatura, a pasta molle e crosta lavata, prodotto nelle province lombarde con latte di vacche alimentate secondo la tradizione padana. Prepariamo degli asparagi caramellati e cuociamo con olio extravergine d’oliva e bacche balsamiche un filetto di salmerino. Strapazziamo delle uova (se possibile di quaglia). Assembliamo infine tutti gli ingredienti per un panino gustoso e raffinato.
La frittata
Eccolo qui un altro must della scampagnata. La frittata è facile da preparare, conservare, trasportare e condividere sul prato. Comoda senza alcun dubbio, può diventare davvero molto buona: basta scegliere i giusti ingredienti.
Lo chef Bruno Barbieri, per esempio, propone una versione non solo buona ma anche attenta al recupero degli avanzi: una bella frittatona di pasta ripassata. Si fa con la pasta già pronta: magari quel che resta di una cacio e pepe. Poi basta aggiungere quello che c’è in casa per sfogare la vostra fantasia. Un esempio originale? Preparate degli asparagi. Sbollentateli in acqua leggermente salata, poi tagliateli a pezzi grossolani e rosolateli in una padella con un filo di olio e regolateli di sale e pepe. Unite a poi gli asparagi alla pasta assieme a del polpo a tocchetti, provola affumicata o pecorino romano grattugiato e uova sbattute: amalgamate bene il tutto, mettetelo in una teglia e infornatelo.
Dolce e frutta
Da marzo a giugno la primavera offre tante godibili varietà di frutta di stagione: arance, kiwi, mele, pere, fragole, ciliegie, albicocche, mirtilli, meloni, pesche, susine. Basta poco, dunque. Scegliete, per esempio, delle belle pesche bianche mature. Sbucciatele e tagliatele a pezzettoni, conditele con sciroppo di agave e menta spezzata con le mani. Poi prendete delle fragole, lavatele, tagliatele a pezzettini e condite con zucchero e limone. Se poi siete davvero golosi – ma non avete proprio voglia di preparare crostate e pastiere – basta sbriciolare sopra la frutta così preparata i resti delle uova di cioccolata – purché sia quella buona fondente – che certamente avete ancora in casa. Oppure dei cantuccini classici o delle ciambelle al vino. Insomma spazio alla fantasia. E avrete così anche un dolce leggero ma gustoso.