Se sei una donna, “cane” si dice “okwakwe”. Se sei un uomo, è “abu”. Allo stesso modo, se sei una donna “albero” sarà “okweng”, mentre per un uomo è “kitchi”. È quello che succede nel paesino di Ubang, in Nigeria, dove alcune parole cambiano a seconda del genere di chi parla (e non dell’oggetto cui ci si riferisce). Se sei un uomo, ne usi alcune. Se sei una donna, ne usi altre. Il resto, è un patrimonio condiviso.
È di fatto, una doppia lingua, comprensibile per entrambi, ma che delinea la differenza dei due mondi, quello maschile e quello femminile.
I bambini, come le bambine, crescono parlando la versione femminile dell’Ubang. Ma a 10 anni – così vuole la tradizione – sono chiamati a cambiare linguaggio. È un momento della vita in cui “il ragazzo capisce che non sta usando la lingua giusta per lui”, spiega il capovillaggio. A quel punto viene esposto alla lingua degli uomini adulti. “Nessuno gli dice che deve cambiare. Lo capisce da solo. Quando parla la lingua degli uomini, allora tutti sanno che la maturità si sta facendo largo dentro di lui”.
Le ragioni di questa separazione linguistica vengono spiegate in maniera mitologica. “Dio ha creato Adamo ed Eva”, spiega il capovillaggio. “Ed entrambi erano Ubang”. Dio voleva dare due lingue a tutti i gruppi etnici del mondo. Ma dopo che le diede agli Ubang, continua la tradizione, si è accorto che non ce ne erano a sufficienza per tutti. “Così si è fermato. Ed è per questo che gli Ubang, unici tra tutti i popoli, hanno due lingue. È la nostra benedizione”.
A dire la verità, però, dopo Dio sono arrivati gli inglesi. E, come denuncia questo articolo della Bbc, anche la loro lingua, che sta soppiantando l’antica lingua Ubang e porta a una unificazione dei generi e delle classi sociali.
English |
Male |
Female |
Patata dolce |
itong |
irui |
vestito |
nki |
ariga |
cane |
abu |
okwakwe |
albero |
kitchi |
okweng |
acqua |
bamuie |
amu |
tazza |
nko |
ogbala |
cespuglio |
bibiang |
déyirè |
capra |
ibue |
obi |