IntelligenzeTempo di enigmi: se risolvi questa crittografia dell’esercito nazista sei il più bravo in circolazione

In un passaggio per istruire la sua intelligence, il manuale inglese della Seconda Guerra mondiale presenta il caso, con tanto di soluzione. Dimentica però di spiegare il metodo per decifrarlo, scatenando una ricerca finora infruttuosa

A prima vista sembra innocuo. Eppure, sostiene questo vecchio manuale inglese della Seconda guerra mondiale per la decifrazione dei messaggi in codice, dietro a un semplice schizzo di abiti femminili degli anni ’40, si nasconderebbe un importante messaggio in codice.

Il senso sarebbe da cercare sia nei punti, che costellano i vestiti delle tre signore, sia nella frase in corsivo. Sarebbe una forma di morse, anche se molto diverso da quello classico – fatto di punti e di linee – perché in questo caso di linee non ce ne sono.

Il senso del messaggio (incomprensibile a tutti tranne che agli attenti spioni inglesi) sarebbe: “In arrivo tra poche ore consistenti rinforzi per il nemico”, che nel tedesco originale sarebbe: “Massive Feindverstärkungen werden stündlich erwartet.” Il secondo messaggio, nascosto nella firma in corsivo, aggiungerebbe un pezzo di informazione essenziale: “Vor Arras”, cioè di fronte ad Arras, comune francese vicino a Calais.

Il manuale, forse in modo un po’ troppo sbrigativo, si limita a fornire la soluzione senza però spiegare come risolvere l’enigma. Come si risale a queste informazioni? Come si analizzano pois e bottoni? Vanno considerate anche le mani e le dita? Non si sa.

Ignoto anche il metodo per “leggere”la firma. L’esperto di decrittaggio Klaus Schmeh ha gettato la spugna: “Finora non sono riuscito a individuare né il messaggio morse né quello contenuto nella scritta. Sono perfino andato al British Archive di Londra per guardare il documento originale con fotografie ad altra risoluzione. Non ha cambiato niente”.

Alcuni, leggendo questo suo appello sul blog, hanno cercato qualche spiegazione. Forse, commenta un lettore, “tutto va cercato nei bordi dell’immagine, che forse nella ristampa dell’edizione del manuale sono saltati”. Altrimenti, suggerisce un altro ancora, “forse non si tratta di un Morse, ma di un Braille modificato. I pois, che a prima vista sembrano innocui, forse una volta copiati su un foglio trasparente vanno a formare un messaggio più chiaro – almeno per chi, come è ovvio, possiede già la chiave per interpretarli”.

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