Lo sguardo d’insiemeGlobalizzazione e mercati: come è cambiata l’economia del mondo negli ultimi 35 anni

Avanza la Cina, arretrano gli Usa, si impone la globalizzazione con tutte le problematiche annesse, ci sono crisi, ondate positive e ondate negative. Tutto il mondo nel giro di 20 secondi

da HowMuch

Sono cresciute le spinte della liberalizzazione economica, la globalizzazione si è imposta e ha fatto anche in tempo a entrare in crisi (o a sembrarlo). E poi: le multinazionali si sono espanse e hanno creati veri e propri feudi di potere, la Cina è tornata a essere una superpotenza, la Russia viaggia tra alti e bassi, mentre il Brasile, negli ultimi tempi, conosce solo i secondi. Ma quello che conta è che, tra old e new economy, tra bolla della rete e mutui subprime, tra austerity, privatizzazioni e 11 settembre vari, il mondo è cambiato. E con lui anche l’economia.

Questo video, che si basa sui dati del Fondo Monetario Internazionale, racconta gli ultimi 35 anni a partire dal 1980 fino al 2015, illustrandone il Pil, le ampiezze dei mercati e la crescita o la contrazione delle economie dei vari Paesi.

Se si guarda agli Usa, per fare un esempio, si vede che cresce abbastanza fino al 1985, poi retrocede per dieci anni e dal 1995 in pi ricomincia a crescere fino al 2002. Gli effetti dell’11 settembre dell’anno precedente si riverberano in un calo che dura fino al 2009. E da lì si ferma, con una certa stabilità. Ma la tendenza più grande è, come non ci si stanca mai di ripetere, il passaggio della posizione di dominio dalle Americhe all’Asia, cioè alla Cina. Il Giappone ha conosciuto una riduzione, mentre Pechino ha fatto passi da gigante, insieme ai suoi satelliti (Corea).

La ricerca aiuta anche a vedere come l’economia vada a ondate, che la storia non procede in modo lineare (avanza, regredisce, torna di nuovo in avanti e cambia direzione) e, infine, che gli Usa nonostante tutto sono ancora al primo posto.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter