Censurato per eccessiva violenza. Ma anche, a quanto si scopre, per alcune scene considerate scabrose. Il film di King Kong del 1933, in occasione della sua seconda release del 1938 aveva conosciuto alcuni cambiamenti importanti. Uno di questi, passato sottotraccia, è la sparizione di una scena sensuale in cui la scimmia, dopo aver rapito Ann, la spoglia dei vestiti come se fossero la buccia di un frutto.
Un atto considerato troppo spinto per i canoni dell’epoca e su cui, a stretto giro, è intervenuta la censura. Nemmeno un barbaro scimmione (che però risulta innamorato) può permettersi, in quegli anni, atti del genere.
Questo video restituisce dignità a quelle scene, mostrano dove sono intervenuti i tagli e come sarebbe stata la visione del film nella sua originalità.
Uno sguardo veloce consente anche di farsi un’idea degli effetti speciali utilizzati all’epoca, senza dubbio risibili se considerati con i canoni attuali, ma comunque notevoli viste le disponibilità, sia tecnologiche che sceniche, dell’epoca.