Due campionati vinti con la Ferrari, una con la McLaren. Poi, lo storico incidente a Nürburgring nel 1976, da cui esce salvo ma non illeso per tornare in pista 42 giorni dopo e sfidare quello che, nella vita, era il suo amico James Hunt, in Giappone. Ma dopo due giri si ritira, colpa della pioggia, e Hunt si avvia alla vittoria del Campionato. Un anno di fuoco e acqua, di elementi scatenati contro di lui.
Passerà: nel 1977 vince il secondo titolo con la Ferrari, ma i rapporti si guastano e se ne va. Altro giro, altra curva. Nella chicane degli anni ’80 infila un secondo successo, stavolta a bordo di una McLaren: è il 1984, e la vittoria arriva sgomitando contro Alain Prost.
La fine è vicina: il pilota, definito “computer” per la sua freddezza, la meticolosità del lavoro, l’attenzione del dettaglio e la guida efficace ma non artistica, lascia le corse. È il 1985. La leggenda è finita, comincia la vita.
Questa infografica creata da .stampaprint racconta come se fosse un circuito automobilistico, le tappe principali della vita del campione, curva dopo curva, rettilineo dopo rettilineo.