È un uomo che veste in modo semplice, che spende solo tre dollari al giorno per fare colazione e che, quando parla di finanza, tutti si fermano ad ascoltarlo. Succede, quando si è Warren Buffett, a capo di Berkshire Hathaway, una delle holding più grandi del mondo. La sua intelligenza, in fatto di denaro, è valutata 89 miliardi di dollari.
Questo non gli impedisce, però, di mantenere le abitudini di una volta. Come, ad esempio, il denaro contante. Quando va in giro il suo portafoglio è zeppo di monete e banconote. “Almeno 400 dollari al giorno”, spiega.
Cosa insegna questo fatto? Che non ci si deve fidare di chi continua a proporre la sparizione del contante? Anche. Ma soprattutto che Buffett, come tutti gli uomini, è pavido: e dà la colpa alla moglie Astrid Menks: “È lei che è affezionata al denaro. Quando le serve me lo chiede. Apro il portafoglio, guarda quante banconote da cento dollari sono rimaste e decide se comprare quello che desidera o no”.
In ogni occasione, di conseguenza, paga con il cash. “Almeno il 98% delle volte. Se sono in un ristorante, pago sempre con i contanti. È più facile”. Ma una carta di credito, rivela, ce l’ha: “Una American Express del 1964”, come tanti altri. Solo che lui non possiede solo la carta di credito, ma anche il 17, 9% della società American Express.
Inoltre, la sua tendenza a pagare in contanti lo distingue dai suoi connazionali: solo il 18% degli americani nel 2018 hanno fatto “tutti o quasi tutti i loro acquisti” con il contante. Il 52% ha fatto solo “alcuni acquisti”, mentre il 29% ormai usa solo la carta di credito.
Eppure si premurano di segnalare che, tutto sommato, il sistema di Buffett non sia poi così sbagliato. Pagare con i contanti è, secondo Mark Cuban, altro imprenditore miliardario, un buon modo per mercanteggiare (“Sei a una lezione di yoga, ti chiedono 30 dollari, tu ne tiri fuori 20 e dici: Ho solo questi. Vedi come li prendono lo stesso”). E secondo alcuni studiosi di psicologia comportamentale, fa sentire di più il dolore del pagamento. Cioè, impedisce di spendere troppo in maniera sbadata. Cosa che, per chi tiene ai propri risparmi, è sempre importante.