CinemaRegisti migranti, arriva la decima edizione del premio Mutti-AMM

Dopo la cancellazione del Programma ministeriale MigrArti, il premio Mutti-AMM è rimasto l’ultima iniziativa a sostegno dei registi stranieri in Italia. Un premio che dà un impulso sostanziale all’emersione di nuovi talenti, e che per questo va valorizzato

Foto tratta dalla pagina Facebook del Premio Mutti-AMM

La realtà di oggi ci impone uno sguardo più consapevole rispetto ai nuovi italiani e a coloro che entrano a far parte della nostra società. Esistono iniziative che per attuare questa consapevolezza, volta anche ad una necessaria integrazione, rappresentano anche un’opportunità di arricchimento culturale e artistico. Una di queste è il Premio Mutti-AMM che da oltre 10 anni sostiene la produzione di opere cinematografiche di registi provenienti da Asia, Africa, Est Europa, Balcani, America Latina e Medio Oriente, ma residenti in Italia da almeno 12 mesi. I progetti si ispirano naturalmente ad una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea e toccano tra gli altri il tema della diversità culturale e dell’inclusione sociale.

Nato e promosso da organizzazioni private e senza fine di lucro (Associazione Amici di Giana; Archivio delle Memorie Migranti; Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione Pianoterra), il Premio Mutti-AMM è un’iniziativa prima del suo genere in Italia, poiché facilita l’accesso ai fondi per le produzioni cinematografiche di cineasti stranieri residenti in Italia a cui viene spesso negato l’accesso ai fondi statali del loro paese di origine, in quanto non più residenti e, allo stesso tempo, sono esclusi dai finanziamenti pubblici italiani perché privi della nostra nazionalità. Dopo la cancellazione del Programma ministeriale MigrArti (Mibact), è rimasta l’unica iniziativa sul territorio italiano a supporto di progetti cinematografici che valorizzano la conoscenza e la diffusione di esperienze, sensibilità ed espressioni culturali ormai massicciamente presenti sul nostro territorio.

La visione “stereofonica della realtà”: cultura di origine e cultura nella quale si proiettano, ha dato impulso alla creatività di grandi registi in altri paesi: Martin Scorsese, Fathi Akin, Alfonso Cuaron…. In Italia invece non si rintracciano fondi ministeriali dedicati al sostegno dei registi non cittadini ma residenti.

Nei suoi primi 11 anni di esistenza il premio ha supportato la produzione di 14 opere (corto/lungometraggi, fiction/documentari), dando un impulso sostanziale all’emersione di nuovi talenti

Il premio Mutti-Amm ha questo obiettivo, colmare una grande lacuna. Istituito nel 2008, nei suoi primi 11 anni di esistenza il premio ha supportato la produzione di 14 opere (corto/lungometraggi, fiction/documentari), dando un impulso sostanziale all’emersione di nuovi talenti del calibro dello srilankese Bagja Lankapura (‘’La voliera’’) del bielorusso Hleb Papou (‘’L’Interprete’’), dell’iraniana Soheila Javaheri (‘’La casa sulle nuvole’’), dell’afgano Razi Mohebi (‘’Cittadini del nulla’’), dello srilankese Suranga Katugampala (‘’Per un figlio’’, e ‘’I soldi di mia madre’’), dell’algerina Nadia Kibout (‘’Le ali velate’’), del nigeriano Alfie Nze (‘’Devil comes to Koko’’), dell’etiope Dagmawi Yimer (‘’Va’ Pensiero’’), del ghanese Fred Kuwornu (‘’18 Ius Soli’’).

Tanti sono i progetti supportati che hanno visto la luce e molti di questi ci consegnano visioni lungimiranti; nel 2008 Fred K.Kuwornu nel suo “18 jus soli” raccontava di ragazzi nati in Italia da genitori stranieri e delle loro difficoltà ad ottenere la cittadinanza. Oggi, in Parlamento, ancora si discute per l’adozione di una normativa che possa dare un degno regolamento a queste istanze. Suranga Katugampala, racconta della difficolta del ricongiungimento tra un figlio e una madre che si è allontanata da lui per motivi economici, Razi Mohebi dello stato di “Nullità” in cui un rifugiato viene proiettato una volta giunto nel paese “ospitante”, in “Cittadini del Nulla”.

Sono opere uniche, a volte difficili, ma tutte caratterizzate da una grande urgenza espressiva che rende la visione di questi film un momento intenso e un viaggio nella nostra realtà attraversi altri occhi.

Il bando di concorso – a livello nazionale – per l’11.ma edizione del Premio, è scaduto il 15 maggio 2019. Il concorso selezionerà un progetto filmico presentato da un/a autore/trice migrante e/o di origine straniera a cui verrà attribuito un premio in denaro destinato alla sua effettiva realizzazione.

La giuria potrà inoltre assegnare anche un Premio Speciale alla creatività a un regista partecipante al concorso per la qualità artistica della sua proposta. Dal 2015, la cerimonia pubblica di assegnazione del premio si svolge nel contesto della Mostra del Cinema di Venezia.

Per maggiori info si veda: https://www.amicidigiana.org)

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