In questo mondo tutto viene modernizzato, aggiornato, adeguato ai tempi nuovi, tranne le regole degli scacchi. Sono così dai tempi antichi: il re muove di una casella sola, l’alfiere va in diagonale, il cavallo a elle. E la Regina, come anche nella realtà, fa un po’ ciò che vuole.
Eppure, in un’epoca di democrazie e repubbliche diffuse, in cui la fisica ha fatto passi inimmaginaibili in avanti e dove il concetto di “mangiare” è diventato quasi un culto, anche gli scacchi, forse hanno bisogno di una rinfrescata.
Ci ha pensato lo sviluppatore di giochi Pippin Barr, che qui propone diverse, assurde, variazioni del gioco degli scacchi. Li rende più interessanti, senza dubbio, ma anche più strani.
Ad esempio, si può giocare con la modalità “Clone”, in cui ogni volta che si muove un pezzo, si crea sulla scacchiera una sua copia identica (suggerimento: muovete la Regina il prima possibile). Oppure la modalità “Chance”, che sostituisce il pezzo scelto con un altro, casuale. Rendendo inapplicabile ogni shema di gioco.
Se si preferisce la modalità “Quantum”, ogni pezzo mosso appare in contemporanea in tutte le sue posizioni possibili (immaginiamo, ancora, che cosa fa la Regina), mentre nella modalità “Gravity” la scacchiera è ruotata, i due pezzi si fronteggiano da destra e sinistra e cadono verso il basso a meno che non siano bloccati da altri pezzi.
Tutte modalità di gioco che richiedono, per ciascuna, un approccio nuovo. Alcune vogliono più concentrazione. Per le altre, invece, serve sapere adottare una visione più leggera. Forse perfino aperta al caos e all’imprevedibilità.