Pezzi da spostareCorsa e sollevamento pesi: nessuno lo immagina, ma è il modo migliore per prepararsi a un torneo di scacchi

Nonostante si stia seduti mentre si gioca, gli scacchi (ad alti livelli) richiedono concentrazione e fatica. Un campione, durante un match, consuma le stesse calore di Roger Federer

da Pexels

Se vuoi diventare campione di scacchi devi esercitare la testa, certo. Ma anche il fisico. Può apparire bizzarro ma anche stare seduti per ore di fronte a una tavola di legno, immersi a rimuginare strategie e e trappole, fa dimagrire. Non solo: può condurre allo sfinimento.

È successo, per esempio, nel 1984. I campionati mondiali vennero sospesi perché Anatoly Karpov, a causa delle continue partite, aveva perso nove chili. Sembrava più di là che di qua. O anche, come si documenta in questo bel pezzo di ESPN, nel 2004: stavolta era Rustam Kasimdzhanov che, provato dai match, ne aveva persi 7,5.

Tutta colpa dello stress: stare seduti e studiare la partita è, nonostante le apparenze suggeriscano il contrario, una cosa molto stancante. Nel 2018 vennero tracciati i battiti cardiaci di Mikhail Antipov, maestro russo di 21 anni, durante una gara. Secdo le analisi, in due ore aveva bruciato 560 calorie. Più o meno come Roger Federer in un’ora e mezzo di tennis.

Ma è ancora poco: secondo alcuni studi, il campione di scacchi può bruciare 6mila calorie al giorno durante un torneo, il triplo della media quotidiana. Il cuore batte, il respiro aumenta, la pressione del sangue è alle stelle. I giocatori contraggono i muscoli. È un fenomeno ben studiato: lo stress aumenta la frequenza cardiaca, che a sua volta spinge il corpo a produrre più energia e, ancora, ossigeno. Secondo Marcus Raichle, neurologo della Washginton University di St. Louis, si tratta di un “circolo non vizioso: distruttivo”. È la stessa pressione che deve sottoportare un maratoneta.

E allora la soluzione è una sola: allenarsi come un maratoneta. Viswanathan Anand, il primo grande maestro internazionale, ogni giorno, fa due ore di esercizio. L’uzbeco Kasimdzhanov beve tè solo durante tornei, mentre ogni giovno gioca a tennis e basket. E il rumeno Ioan-Christian Chrila fa un’ora di cardio e un’ora di sollevamento pesi. Nessuno avrebbe mai pensato che spostare pezzi sulla scacchiera fosse così faticoso.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter