Odori antichiNasi di una volta: la missione impossibile di chi vuole riprodurre il profumo preferito di Cleopatra

L’antica e fascinosa regina dell’antichità era nota anche per il suo amore per le fragranze. Secondo la leggenda, addirittura, scelse di inzuppare nel profumo la vela della sua nave per annunciare il suo arrivo

ADRIAN DENNIS / AFP

Era famosa per il suo naso. E, di conseguenza, anche per il suo profumo. Cleopatra, ultima regina del regno tolemaico in Egitto, era tanto convinta del potere seduttivo delle fragranze che, narra la leggenda, navigando verso Tarso dove la attendeva Marco Antonio, inzuppò la vela in un’essenza, che il vento spinse fino a riva. In questo modo annunciò la sua venuta.

E adesso, secondo alcuni archeologi, sarebbe stato ritrovato proprio questo profumo (o almeno, un profumo dell’epoca che con molte probabilità avrebbe usato anche la regina). Lo racconta qui Robert Littman, archeologo dell’Università delle Hawaii a Manoa: “È lo Chanel No. 5 dell’epoca, il profumo più prezioso e apprezzato dell’epoca”.

Parlare di ritrovamento di un profumo è, come si può immaginare, inappropriato. Gli archeologi, che lavoravano sull’area della antica città egizia di Thmuis, famosa ai tempi per la sua produzione di fragranze (mendesiana e metopian), si sono limitati a rinvenire alcune antiche anfore che contenevano alcuni residui – che però devono essere ancora analizzati, il risultato potrebbe fornire indicazioni interessanti sulle composizioni chimiche.

Nel frattempo, chi ha davvero compiuto la ricostruzione è stato Dora Goldsmith, insieme a Sean Coughlin, che si sono basati su antichi testi medici dell’epoca. Entrambe le qualità dei profumi si basavano sulla mirra: a questa va aggiunta una quantità di cardamomo, olio d’oliva e cannella. Un profumo fresco e pungente. E molto più persistente rispetto a quelli attuali.

Ma è proprio quello usato dalla regina? “No”, risponde Mandy Aftel, un esperto profumiere americano. Cleopatra usava un suo laboratorio personale (forse per ragioni di sicurezza?). E questo rende la missione di ricreare le sue essenze prossime all’impossibile. Ma tentare non nuoce mai: anche perché poche cose possono ricollegare con il passato quanto i profumi e gli odori.

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