Bruno Cerella, 33 anni, argentino con cittadinanza italiana (il nonno da parte di padre era di Pescara, la nonna dell’Aquila), giocatore del Reyer Venezia ed ex della nazionale azzurra di basket, crede che lo sport non sia solo agonismo, ma un valore di educazione e promozione sociale.
Con il cestista Tommy Marino ha fondato la onlus Slums Dunk, un progetto sviluppato in Kenya e in Zambia per coinvolgere i ragazzi delle zone più disagiate in un’esperienza di promozione sociale attraverso la pallacanestro. Slums Dunk parteciperà sabato 19 ottobre, dalle ore 14.00 alle 18.30, alla Fabbrica del Vapore di Milano al seminario su sport e diritti umani “Lo Sport in Rete” organizzato dall’associazione AltroPallone, con la media partnership di NRW.
«Cerchiamo di essere ovunque per sensibilizzare i giovani e le famiglie al valore sociale che ha lo sport. Lo sport non è solo agonismo o un gioco. È uno strumento di comunicazione di sani valori, fondamentali per la vita di ognuno», spiega Bruno Cerella.