È iniziato il periodo dell’anno in cui sentiamo il bisogno di comprare ciò che non abbiamo. Gli americani la chiamano Black week, la settimana in cui Amazon e negozi fisici di tutto il mondo offrono prodotti a prezzi più bassi per anticipare il Black Friday: l’armageddon degli sconti. Tradotto: da oggi saremo bombardati da pubblicità con prezzi barrati e promozioni troppo belle per essere vere. E non è detto che sia un male. Gli ansiosi faranno i regali di natale in anticipo e chi guadagna poco potrà comprare senza sentirsi in colpa. Anche i più luddisti e anti capitalisti butteranno un occhio sperando di trovare l’offerta della vita. Prima di fare la fila e sgomitare all’entrata di un negozio o riempire il vostro carrello elettronico con l’ultimo gadget tecnologico dei vostri sogni forse sarebbe meglio informarsi e prendere qualche precauzione. Il miglior modo per evitare che il vostro Black Friday si trasformi in una puntata di Black Mirror. Perché tra televisori che spiano, virus nel telefono e smart speaker hackerati, il rischio per la nostra privacy è alto. Tutto ciò che è collegato a internet è hackerabile. Certo, se state leggendo questo articolo avete sicuramente un dispositivo e vi sarete già posti il problema. Ma è sempre meglio avere qualche informazione utile per fare un acquisto consapevole, non solo per il portafoglio. O almeno averci pensato prima di cliccare “acquista”.
Per esempio Amazon ha previsto questa settimana delle offerte per il suo smart speaker Echo di terza generazione. Da luglio a settembre ne ha venduti 10 milioni di esemplari. Questi altoparlanti dotati di intelligenza artificiale sono sempre più richiesti. Secondo Canalys, la principale azienda di analisti del mercato tecnologico globale, nel terzo trimestre del 2019 ne sono stati venduti in tutto 28,6 milioni e il mercato è cresciuto del 44,9%. Anche Google e i due colossi Baidu o Alibaba vendono queste casse con assistente virtuale integrato, presenti in almeno 200 milioni di abitazioni nel mondo. Nel giro di pochi anni saranno i nostri nuovi motori di ricerca perché a casa non li utilizziamo più solo per accendere le luci o mettere su una canzone.
Ma c’è il rischio che passino da maggiordomo elettronico a Grande Fratello. Lo ha denunciato da poco la Security Research Labs, società tedesca di sicurezza informatica, che ha creato otto Smart Spies. Ovvero delle app in apparenza innocue come MyLuckyHoroscope dotate di un malware, un software malevolo. Queste app sono entrate senza problemi negli store di Alexa e Google Home e hanno registrato le conversazioni degli utenti che le hanno usate quando l’altoparlante non era attivo. Non solo, tramite queste app la Security Research Labs è riuscita anche a ottenere i dati di accesso ai loro account. Come? Simulando la voce degli assistenti virtuali e fingendo di dover aggiornare il sistema. I dati poi sono stati inviati a un server privato. Tutto vero, ma per fortuna si è trattato solo di un esperimento della società tedesca. La prossima volta però potrebbe replicarlo qualcuno con altre intenzioni.
Smart speaker, smart tv, smartphone. Nessun prodotto che vedrete online nella sezione tecnologia è completamente immune a possibili, anche se per ora sporadici attacchi hacker e violazioni della privacy
Addirittura secondo una ricerca pubblicata da quattro professori dell’Università del Michigan basterebbe puntare un laser con una frequenza specifica sul microfono dell’assistente vocale per impartire un comando. Da Amazon Alexa a Google Home, dal Samsung Galaxy S9 all’Iphone XR, tutti i dispositivi testati sono vulnerabili. L’ironia della sorte è che il materiale per costruire il laser può essere acquistato interamente su Amazon. Bastano 450 euro. Però almeno su questo possiamo stare tranquilli. Per far aprire il garage a uno smart speaker, l’hacker deve poter essere vicino, nella traiettoria del dispositivo. Quindi se volete stare sicuri, tenete il vostro cellulare o smart speaker lontano da porte e finestre.
Alcuni potrebbero approfittare degli sconti del Black Friday per comprare un televisore di nuova generazione. Anche perché dal 1 gennaio 2020 tutte le tv che non hanno il supporto Mpeg-4 non potranno accedere al digitale terrestre. E a oggi questo supporto viene utilizzato solo dai canali HD. Molti non si accontenteranno di aggiungere l’ennesimo decoder e cercheranno qualche sconto. Ma attenzione perché anche le smart tv non sono completamente al sicuro. Secondo una ricerca svolta dalla Northeastern University di Boston assieme all’Imperial College di Londra, le smart tv possono raccogliere dati, anche da spente, sul nostro comportamento. Per fortuna in forma anonima e criptata. Per scoprirlo hanno fatto 34.586 esperimenti su su 81 modelli dei principali produttori di smart Tv. A ricevere i nostri dati sui canali visti e la quantità di tempo passata davanti allo schermo sono sistemi cloud che, forse, potrebbero girarlo a loro volta a compagnie pubblicitarie.
Anche i telefonini che comprerete durante il Black Friday non sono immuni. Una settimana fa alcuni ricercatori della Check Point Software Technologies, l’azienda israeliana leader per prodotti di cybersecurity hanno rivelato di aver scoperto a giugno una falla nei chipset prodotti da Qualcomm che si trovano nella maggior parte degli smartphone con sistema Android. Parliamo del Qualcomm Secure World, considerato finora uno dei circuiti integrati più sicuri al mondo. Quello che memorizza i dati più sensibili in un dispositivo: password, informazioni sull’account e carta di credito. Gli analisti di Check Point hanno hackerato cellulari di Samsung, LG e Motorola. Qualcomm ha detto di aver risolto il problema ma per almeno quattro mesi, se non più, quasi la metà dei cellulari del mondo è stato potenzialmente vulnerabile. Un’altra azienda israeliana di application Security Software, la Checkmarx, ha scoperto il 19 novembre un bug in alcuni smartphone prodotti da Google e Samsung che consentirebbero agli hacker di poter accedere alla app della fotocamera per poter registrare video e scattare foto a distanza. Addirittura col telefono bloccato o a schermo spento.
Smart speaker, smart tv, smartphone. Nessun prodotto che vedrete online nella sezione tecnologia è completamente immune a possibili attacchi hacker e violazioni della privacy, anche se per ora sporadici. I consumatori possono farci poco. La responsabilità è dei produttori che stanno cercando di correre ai ripari. Ci sono però una serie di accorgimenti che possiamo prendere per illuderci di tutelare la nostra privacy prima di comprare gli oggetti dei nostri desideri durante il Black Friday. Per esempio possiamo comprare un webcam slider. Costa 6,99 euro su Amazon. Serve per coprire la webcam dei nostri smartphone, tablet e Pc o tv da eventuali intrusioni di hacker. Non è tanto, ma è già qualcosa per metterci a posto la coscienza quando sentiamo il bisogno di comprare qualcosa che non abbiamo, approfittando degli sconti.