Cronache dall’impeachmentUcrainagate, audizione pubblica per l’ex ambasciatrice Marie Yovanovitch

È il giorno della testimonianza dell’ex ambasciatrice Usa in Ucraina. Il testimone della telefonata del 26 luglio tra Trump e Sondland parlerà invece a porte chiuse, mentre ci sarebbe un secondo testimone per la telefonata in cui Trump avrebbe chiesto di indagare i Biden

Oggi tocca all’ex ambasciatrice Usa in Ucraina
Secondo giorno di audizioni pubbliche. Questa volta a sedersi davanti ai legislatori che stanno indagando sulla messa in stato di accusa di Donald Trump è Marie Yovanovitch, ex ambasciatrice Usa in Ucraina, ruolo dal quale è stata rimossa a maggio, in seguito a una campagna diffamatoria messa in atto da Rudy Giuliani con l’aiuto di alcuni funzionari locali. Marie Yovanovitch era già stata sentita a porte chiuse e il suo racconto, unito alla sua credibilità, è ritenuto molto dannoso per Trump.

Intanto esce un secondo testimone della chiamata tra Trump e Sondland
Mercoledì Bill Taylor ha raccontato di una telefonata del 26 luglio tra Gordon Sondland, ambasciatore presso l’Unione europea, e Trump. Durante la telefonata, Trump avrebbe chiesto informazioni sulle indagini e quindi questo sarebbe il primo link diretto tra Trump e la richiesta di indagare i Biden. Taylor ha sostenuto che la telefonata era stata ascoltata da uno del suo staff, David Holmes. Ieri è uscita la notizia che ci sarebbe anche un secondo testimone che avrebbe ascoltato quella telefonata. Intanto Holmes sarà ascoltato domani a porte chiuse.

I problemi con la telefona tra Trump e Sondland
Oltre a contenere il link diretto tra Trump e la richiesta di indagare i Biden, la telefonata del 26 luglio tra il presidente e l’ambasciatore alla Ue pone altre questioni, prima di tutto di sicurezza nazionale. Secondo quanto riportato da Taylor durante la sua testimonianza, infatti, la telefonata sarebbe avvenuta tra i due cellulari pirvati. Non solo, siccome i due testimoni hanno sentito la voce di Trump dall’altra parte, o il Presidente stava urlando, o la chiamata era stata messa in viva voce. Sondland e gli altri si trovavano in un ristorante di Kiev: diversi esperti di intelligence hanno detto alla Cnn che è molto probabile che la chiamata sia stata intercettata dai Russi.

Ciò che il Presidente ha ammesso e dice che è perfetto, io dico che è perfettamente sbagliato. È corruzione


Nancy Pelosi

Pelosi parla apertamente di corruzione
Durante la conferenza stampa settimanale giovedì pomeriggio, Nancy Pelosi, speaker della Camera, riferendosi a Trump ha parlato per la prima volta di corruzione, invece di usare la formula “quid pro quo” usata fino a ieri. «Ciò che il Presidente ha ammesso e dice che è perfetto, io dico che è perfettamente sbagliato. È corruzione (bribery, ha detto riferendosi alla telefonata del 25 luglio tra Trump e il presidente ucraino Zelensky. Pelosi ha anche detto che farà di tutto per difendere l’identità del whistleblower: «Sono quella che ha più esperienza qui dentro in tema di intelligence. Ero qui quando fu votata la legge che protegge il whistleblower e mi batterò in ogni modo per farla rispettare perché è una legge che permette al popolo di controllare il potere e questo in una democrazia è importante. Nessuno è al di sopra della legge, neanche il Presidente».

I dubbi dei democratici
La Cnn riporta che a porte chiuse, tra di loro, i democratici si dicono di essere molto consapevoli del fatto che difficilmente ci sarà uno spostamento massiccio di opinione pubblica a favore dell’impeachment, cosa di cui avranno disperato bisogno una volta che ci sarà il processo vero e proprio in Senato. Nonostante questo, i democratici si sentono obbligati a procedere e a fare anche abbastanza in fretta.

I Consigli di Clinton a Trump
Durante un’intervista telefonica con la Cnn l’ex presidente Bill Clinton ha dato dei consigli a Trump su come comportarsi durante l’impeachment, da lui subito nel 1998. «Gli direi di far gestire agli avvocati e alle persone dello staff l’impeachment e di continuare a lavorare per il popolo americano, perché è per questo che è stato assunto».

Gli ascolti tv
I dati di ascolto della Nielsen parlano di 13,8 milioni di spettatori spalmati sui dieci canali che hanno trasmesso le audizioni in diretta. Di questi 13,8 milioni, 10 milioni sono nella fascia di età superiore ai 55 anni. Per rendere l’idea: l’ultimo Super Bowl è stato visto da 92 milioni di spettatori, gli Oscar da 29,6, la cerimonia dell’inaugurazione di Trump da 30 milioni spalmati su 12 network televisivi.

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