Trump pericoloso per gli Usa, il libro bomba che inguaia ulteriormente l’attuale presidente

Esce “A Warning” un case study anonimo di un funzionario della Casa Bianca su The Donald. Che viene descritto come “crudele, inetto, un pericolo per la nazione”

Primi commenti sul libro di Anonymous

A Warning, il libro dell’anonimo funzionario della Casa Bianca che un anno fa scrisse un editoriale sul New York Times, è già arrivato nelle mani di alcuni giornalisti tra cui Rachel Maddow di MSNBC e Phillip Rucker del Washington Post. La prima racconta che il libro afferma che il comportamento di Trump “può essere così irregolare che la maggior parte degli alti funzionari dell’amministrazione hanno lettere di dimissioni già pronte per l’invio”. Rucker sul WaPo racconta il libro come un case study sulla personalità di Trump decritto come crudele, inetto e un pericolo per la nazione. Alcuni dei passi più critici riguardano il fatto che un serie di alti funzionari avrebbe minacciato di licenziarsi tutti insieme per dare un segnale al paese, ma che poi avrebbero cambiato idea per paura di destabilizzarlo ancora di più. Rucker racconta anche del panico che prende i funzionari al mattino quando si svegliano e scoprono che Trump ha già twittato. “È come presentarsi alla casa di cura all’alba per scoprire che tuo zio anziano corre senza pantaloni attraverso il cortile e impreca a gran voce sul cibo della caffetteria, mentre gli assistenti preoccupati hanno cercano di prenderlo. Sei sbalordito, divertito e imbarazzato allo stesso tempo. Solo che tuo zio probabilmente non lo fa ogni singolo giorno, le sue parole non sono trasmesse pubblicamente e non dovrà guidare il governo degli Stati Uniti una volta che si è rimesso i pantaloni”. Su come Trump tratta le donne, l’articolo del WaPo riporta questo passaggio: “Sono stato seduto e l’ho ascoltato in un silenzio imbarazzante mentre Trump parla dell’aspetto o della performance di una donna. Commenta il trucco. Fa battute sul peso. Critica l’abbigliamento. Mette in discussione la durezza delle donne dentro e intorno alla sua orbita. Usa parole come “tesoro” e “cara” per rivolgersi a professioniste affermate”.

Chi ha testimoniato oggi

George Kent, assistente aggiunto del Segretario di Stato e responsabile dell’Ucraina, e Jennifer Williams, consigliere speciale del vicepresidente Mike Pence per l’Europa e la Russia.

Che cosa ha detto Kent

Kent ha criticato Rudy Giuliani, avvocato personale del presidente Trump, per aver intrapreso una campagna diffamatoria contro l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina Marie Yovanovitch sostenendo che le affermazioni e le accuse di Giuliani contro l’ex ambasciatore Yovanovitch erano “senza base, non veritiere”. Kent ha riferito di uno scontro con Giuliani sulla questione di un visto per gli Stati Uniti che Trump aveva chiesto per Viktor Shokin, ex procuratore generale dell’Ucraina. Kent era contrario a spendere soldi pubblici per un personaggio così controverso che “aveva uno stile di vita di gran lunga superiore al suo stipendio governativo, che non aveva mai perseguito nessuno per aver commesso un crimine e che aveva nascosto crimini che erano noti per essere stati commessi”.

Kent ha anche riferito di aver ricevuto il giorno dopo Labor Day un messaggio da Bill Taylor, facente funzione ambasciatore in Ucraina, in cui Taylor diceva di aver parlato con Tim Morrison, direttore senior del Consiglio di Sicurezza Nazionale per l’Europa. Morrison aveva parlato con Sondland, che aveva parlato con il presidente. Secondo Morrison, Taylor disse a Kent, “POTUS non vuole altro che il presidente Zelensky vada davanti a un microfono e dica tre parole: indagine, Biden e Clinton”.

John Bolton pronto a testimoniare

Il Washington Post, citando fonte anonima, scrive che John Bolton sta solo aspettando il via libera dal giudice federale al quale si è rivolto per superare il divieto posto dalla Casa Bianca a testimoniare. Secondo la fonte, Bolton confermerebbe quanto già testimoniato dai funzionari del Dipartimento di Stato e della sicurezza nazionale ovvero che era profondamente preoccupato per gli sforzi di Trump e dei suoi alleati di spingere l’Ucraina ad aprire indagini su un rivale politico del Presidente mentre l’amministrazione Trump stava trattenendo aiuti militari. Se Bolton testimoniasse sarebbe un ulteriore colpo a favore dei democratici.

Quanti articoli di impeachment stanno discutendo i democratici

Tre. Il primo è abuso di ere per gli sforzi volti a fare pressioni sul governo ucraino per indagare sulla famiglia dell’ex vicepresidente Joe Biden e sulle elezioni del 2016. Il secondo è ostruzione del Congresso per il rifiuto di conformarsi alle citazioni per documenti e testimonianze testimonianza. Il terzo è ostruzione alla giustizia incentrato sugli sforzi del Presidente di ostacolare le indagini dell’ex consigliere speciale Robert Mueller. Le scoperte di Mueller nel secondo volume del suo rapporto, incentrate sull’ostruzione, sono ripetutamente citate nel rapporto che accompagna la loro risoluzione che stabilisce l’indagine sull’impeachment.

Il ruolo di Hunter Biden

Durante la deposizione di George Kent i repubblicani si sono molto concentrati con domande su Burisma la società ucraina dentro al cui consiglio di amministrazione sedeva il figlio del vice presidente Joe Biden, per uno stipendio di 50 mila dollari al mese. In particolare Jim Jordan, repubblicano dell’Ohio, ha chiesto direttamente a Kent se Burisma poteva essere considerata una società corrotta, domanda alla quale Kent ha risposto che sì, aveva una brutta reputazione. Si intravede qui una possibile linea di contro attacco da parte dei repubblicani coinvolgendo Hunter Biden e Joe Biden, soprattutto in vista del processo al Senato, quando anche i repubblicani avranno il diritto di chiamare dei testimoni a deporre.

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