Lo Stadio di San Siro a Milano può essere abbattuto perché non ha «alcun interesse culturale». Questo è il pensiero della Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia. La risposta in forma scritta è arrivata dopo la richiesta fatta dalla Giunta del Comune di Milano lo scorso novembre.
Il progetto nel nuovo stadio presentato da Inter e Milan prevede l’abbattimento dello Stadio San Siro per realizzare un nuovo impianto a poche centinaia di metri. La giunta Sala aveva però sostenuto un’altra opzione: ristrutturare lo stadio costruito nel 1925. Per questo il Comune aveva chiesto alla soprintendenza se l’impianto avesse un valore architettonico.
In teoria lo Stato italiano in alcuni casi tutela gli edifici costruiti da più di 70 anni, ma non rientra in questa categoria San Siro, conosciuto anche come “Stadio Giuseppe Meazza”. Perché la struttura originaria del 1925-26 e l’ampliamento del 1937-39 sono del tutto residuali rispetto ai successivi interventi che hanno modernizzato l’impianto, in particolare i lavori per ospitare le gare del mondiale di calcio del 1990.
Tradotto: l’edificio è troppo “nuovo” per essere tutelato.
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Secondo i tecnici del ministero, il manufatto degli anni Venti e Trenta è “del tutto residuale” rispetto ai successivi ampliamenti degli anni Cinquanta e Novanta che avendo meno di 70 anni non hanno vincoli di tutela