La candidata in ToscanaSusanna Ceccardi: «Non ha senso oggi definirsi antifascista»

La leghista dichiara inoltre di essere contraria al Mes e sulle nuove moschee puntualizza: «La libertà di culto va garantita ma proteggerci dal terrorismo è più importante»

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«Io sono anti ideologica. Vengo anch’io dalla storia rossa, sono nata nel 1987 ma ho una famiglia di tradizione di sinistra, il fratello di mio nonno era un partigiano e fu ucciso dai fascisti. Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste. Sono dalla parte dei temi». Risponde così Susanna Ceccardi, la candidata leghista alle Elezioni regionali in Toscana, attualmente europarlamentare, alla domanda di un giornalista di Repubblica Firenze.

Ceccardi, classe ’87, dichiara inoltre di essere contraria al Mes e alla domanda sulle nuove moschee puntualizza: «La libertà di culto va garantita ma proteggerci dal terrorismo è più importante». Sull’esito delle future elezioni, la leghista ha poi dichiarato che, in caso di sconfitta, manterrebbe la carica di parlamentare europea che al momento ricopre. «Sono stata eletta al Parlamento Europeo, se dovessi perdere tornerei alla carica per la quale sono stata eletta», ha fatto sapere Ceccardi.

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