La deputata Piera Aiello, eletta nel collegio di Marsala e Trapani con i Cinque Stelle, ha paragonato la condizione dei testimoni di giustizia a quella dei deportati nei campi di concentramento. «Gli ebrei ad Auschwitz hanno avuto la fortuna di essere stati uccisi» ha commentato precisamente la deputata. La notizia è stata riportata dal giornale web siciliano tp24.
Aiello è la vedova del figlio di un boss mafioso di Partanna, Trapani, sottoposta al programma di protezione per i testimoni di giustizia e suo malgrado diventata un’eroina dell’antimafia. Nel 2018 è stata eletta alla Camera, nel collegio della provincia di Trapani, dopo aver condotto una campagna elettorale senza mai farsi vedere, per ragioni di sicurezza, al punto da essere stata definita dai giornali e dagli elettori «la candidata senza volto».
Aiello ha vinto trionfalmente il seggio uninominale siciliano, roccaforte grillina come poche altre, ma la candidata sconfitta (del centrodestra) a un certo punto si è chiesta come abbia fatto Piera Aiello a candidarsi con il suo nome e il suo cognome, come da certificato elettorale allegato agli atti, visto che nel momento in cui è entrata nel sistema di protezione ha acquisito una nuova identità e perso quella originale. Mistero. Le indagini dela magistratura non hanno portato a nulla.
Lo scorso anno la Prefettura di Trapani ha cancellato dall’albo antiracket una fantomatica associazione presieduta per due anni da Piera Aiello, con la formidabile motivazione che «non risulta aver perseguito gli scopi principali di prestare assistenza e solidarietà alle vittime e ai soggetti danneggiati da attività estorsive ed usuraie, né di aver messo in atto attività di supporto alle vittime né di aver fornito collaborazione continuativa alle forze di polizia».
Da candidata senza volto e con doppio certificato elettorale, la deputata nota per le assenze in aula ora sarà ricordata anche per la nuova interpretazione storiografica sulla fortuna degli ebrei uccisi nelle camere a gas.