Riforma fiscaleRoberto Gualtieri: «Non ci sarà la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa»

Il ministro dell’Economia durante il XVIII Congresso delle Autonomie Locali Italiane: «L’obiettivo principale è la riduzione della pressione sul lavoro attraverso il contrasto a evasione ed elusione»

Martti Kainulainen / Lehtikuva / AFP

«Non ci sarà la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa, e non ci sarà nessun meccanismo che porterà all’aumento della tassazione locale e delle addizionali». Lo ha assicurato durante un collegamento con il XVIII Congresso delle Autonomie Locali Italiane il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Parlando della riforma fiscale, Gualtieri ha inoltre assicurato che l’obiettivo principale è «la riduzione della pressione fiscale sul lavoro attraverso il contrasto a evasione ed elusione».

«L’Italia è un Paese aperto agli investitori internazionali. Basta leggere quei giornali dove alcuni commentatori un po’ frettolosi esprimono preoccupazione e si parla di forti interessi da parte degli investitori internazionali per alcuni progetti di sviluppo del Paese», ha aggiunto il ministro.

Gualtieri ha indicato anche i primi due corposi elementi della riforma: la riduzione dell’Irpef su lavoro e sostegno alla genitorialità. «Avere una politica economica con degli obiettivi chiari di sviluppo e di modernizzazione è un elemento di attrattività degli investimenti ed è quello che vogliamo fare in questo grande patto per lo sviluppo, che deve vedere coinvolti le politiche pubbliche e l’impresa e deve vedere anche negli enti locali un grande protagonismo».

«Proprio ieri – continua il ministro – ho firmato il decreto sulla ripartizione dei 3,5 miliari di euro stanziati con dl Rilancio». «La prima tranche, del 30%, è stata erogata con grande tempestività e ora la restante parte, tutti 3,5 miliardi, entro la settimana prossima saranno erogati ai Comuni proprio per compensare le mancate entrate. Complessivamente, parando di tutti i provvedimenti legati al Covid, si tratta di 13 miliardi di risorse per gli enti locali»

Gualtieri sottolinea che l’impegno preso dal Governo su questo fronte sarà mantenuto. E spiega che è stato «ripreso il lavoro sulla riforma fiscale, che era in corso prima dell’emergenza Covid».

«Si era costituito un gruppo di lavoro al Mef che aveva avviato il suo lavoro sulla base, peraltro, di quello che noi nel primo tassello di riforma fiscale che abbiamo già varato» ha detto ancora il ministro. Un intervento «limitato ma non irrilevante – ha sottolineato – e tra pochi giorni 16 milioni di lavoratori avranno un aumento di stipendio in busta paga con un primo modulo di riforma che a regime vale 7 miliardi di euro all’anno».

Tuttavia, ha continuato Gualtieri, «non è sufficiente e per questo avevamo avviato il lavoro che adesso è ripreso. Contiamo anche sulla diretta partecipazione del presidente del Consiglio per convocare il tavolo sulla riforma fiscale e accelerare il lavoro».