Svolta in LibiaFayez al-Serraj ha annunciato il cessate il fuoco e nuove elezioni a marzo

Il governo di Tripoli e Agila Saleh, presidente del Parlamento di Tobruk, hanno precisato che l’interruzione del conflitto entrerà in vigore su tutto il territorio e che la tregua comprenderà anche la smilitarizzazione di Sirte e Jufra, occupate negli ultimi mesi dalle forze del generale Khalifa Haftar

MAHMUD TURKIA / AFP

Il governo di Fayez al-Serraj a Tripoli e Agila Saleh, presidente del Parlamento di Tobruk, nell’Est della Libia, hanno annunciato un cessate il fuoco in tutta la Libia. Serraj annuncia inoltre che ci saranno nuove elezioni politiche nel marzo del 2021 «sulla base di un’adeguata base costituzionale su cui le due parti concordano».

«In base alla responsabilità politica e nazionale, alla luce della situazione attuale che sta vivendo il Paese e la regione, e alla luce dell’emergenza coronavirus, il capo del Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico (Gna), Fayez Al Sarraj, ordina a tutte le forze militari di osservare un cessate il fuoco immediato e di fermare tutte le operazioni di combattimento in tutti i territorio libici» si legge sulla pagina Facebook del Governo di Tripoli.

«Il cessate il fuoco taglia la strada a ogni ingerenza straniera e si conclude con l’uscita dei mercenari dal Paese e lo smantellamento delle milizie» ha detto Agila Saleh ai media locali. «Cerchiamo di voltare la pagina del conflitto e aspiriamo ad un futuro di pace e alla costruzione dello Stato attraverso un processo elettorale basato sulla Costituzione».

Il presidente di Tripoli, Fayez al-Serraj, ha precisato che il cessate il fuoco entrerà in vigore «su tutto il territorio della Libia», e ha aggiunto che la tregua comprenderà anche la «smilitarizzazione di Sirte e Jufra», due località strategiche occupate negli ultimi mesi dalle forze del generale Khalifa Haftar.

Parole accolte positivamente dalla Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) in una nota successiva all’annuncio delle due parti. La svolta arriva dopo alcune settimane di negoziati che sono stati favoriti dalle Nazioni Unite e spinti soprattutto dagli Stati Uniti.

Anche l’Italia «accoglie con grande favore» il cessate il fuoco in Libia e «continuerà a svolgere il suo ruolo attivo di facilitazione per una soluzione politica alla crisi» si legge in una nota della Farnesina. Il nostro Paese «esorta tutte le parti interessate a dare un seguito rapido e fattivo al percorso delineato nei comunicati del Consiglio Presidenziale e dalla Camera dei Rappresentanti e auspica una concreta applicazione a tutte le articolazioni dell’industria petrolifera libica su tutto il territorio del Paese» continua il testo.

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