Milano Ristorazione, la società che gestisce la refezione scolastica di Milano oltre ad altri servizi nelle Rsa e nei Centri per disabili, cerca personale.
L’annuncio, apparso sulla pagina facebook della società, segue una modalità inconsueta per un’azienda che, ricordiamo, essendo pubblica, deve sottostare a delle “rigide (e non rapide) procedure selettive” per l’assunzione di personale.
Oggi però, di normale non c’è nulla e, a mali estremi, estremi rimedi, quindi, di fronte a una situazione complessa si possono, si devono, immaginare risposte creative anche sul piano del lavoro.
Come sappiamo, le scuole del primo ciclo proseguono la propria quotidianità in presenza. Il servizio di refezione viene garantito da ventiquattro centri cucina e ottanta cucine nei Nidi. I protocolli Covid19 sono rigorosi, naturalmente, ma i casi di contagio o di quarantena di un addetto, banalmente a causa di un parente positivo, possono accadere e decimare le brigate di cuochi tutti costretti a loro volta a casa in quarantena, anche solo per brevi periodi. Come si può immaginare ciò mette in difficoltà il servizio, rendendolo impossibile se il numero dei cuochi scende sotto una certa soglia.
Allora ecco l’idea, semplice e adeguata ai tempi che stiamo vivendo: proporre ai cuochi che lavorano nei ristoranti della città e che in queste settimane siano costretti a interrompere il proprio servizio a causa del nuovo DPCM, di lavorare per Milano Ristorazione, in modo che le brigate di cucina possano continuare il servizio mensa senza interruzioni. Il tutto, attraverso la società di lavoro interinale che ha in corso l’appalto.
In questo modo si raggiungono due obiettivi: continuare a lavorare ed evitare che alcune cucine di Milano Ristorazione siano costrette a chiudere temporaneamente.
Per un cuoco sarebbe un po’ come fare un extra in un contesto interessante, contribuendo a dare una mano alla propria città e un servizio importante ai suoi concittadini più giovani.