L’irritazione dei DemMes, lo stop di Zingaretti a Di Maio e Sassoli

Il leader del Partito democratico: «Pensavo che il tempo delle bandierine sul governo fosse finito». Su Fondo Salva Stati e cancellazione del debito, commenta: «Non servono proposte estemporanee». Ma qui il problema è anche interno al Pd

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

«Dieci giorni fa avevamo deciso di smetterla con le bandierine e di lavorare insieme per l’Italia e darci una visione comune del futuro. Sviluppo, lavoro, sanità. Lotta alle diseguaglianze per dare sicurezza alle persone». Il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, su Repubblica, commenta così le parole di Luigi Di Maio, arrivate dopo gli Stati Generali grillini. «Nel governo il M5S deve pesare di più», ha detto il ministro degli Esteri, facendo riemergere lo spettro di una guerriglia interna alla maggioranza.

Guerriglia che si è già riaperta, in realtà, sul Mes, la linea speciale di credito del fondo Salva Stati messa a disposizione dall’Unione europea per le spese sanitarie. All’Italia dovrebbero arrivare oltre 36 miliardi, ma tra una battaglia ideologica e il no del M5S finora non è mai stata presa alcuna decisione. Conte tentenna. Ma la posizione del Pd è chiara: quei soldi vanno presi.

O, almeno, la posizione è stata chiara fino a qualche giorno fa. Poi è arrivata la proposta del presidente dell’Europarlamento David Sassoli di cancellare i debiti Covid e riformare il Mes affidandolo alle istituzioni europee. E la tensione si è aperta anche tra i Dem. Zingaretti volutamente non nomina Sassoli, ma quel che pensa della sua iniziativa è chiaro: «Non è il tempo di proposte rispettabili ma estemporanee sulla cancellazione del debito. Io ascolto le opinioni di tutti, ma se ricominciamo a chi la spara più grossa, la vedo dura».

Il timore è che un dibattito a trazione italiana sulla cancellazione del debito aumenti i problemi nella chiusura delle trattative sul Recovery Fund a Bruxelles. Il M5S già si è detto d’accordo con Sassoli e Di Maio ha fatto sapere che «il Mes è un capitolo chiuso». Il plauso è arrivato anche da Articolo 1 e Sinistra italiana. E pure Matteo Salvini ora potrebbe cavalcare la proposta Sassoli.

Preoccupati, e un po’ irritati, sono pure altri esponenti del Pd. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri parlerà oggi del pacchetto Sassoli, ma non lo sposerà. Il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola spiega: «Cancellare il debito? La Bce ha già detto che non è un’ipotesi nei trattati». E anche il commissario Ue Paolo Gentiloni commenta: «È interesse della Commissione incoraggiare i Paesi membri a utilizzare tutto il ventaglio di possibilità che è stato messo sul tavolo». Mes compreso. «I mercati hanno visto finalmente un bazooka di politica economica comune messo sul tavolo dall’Europa. Se diventa un mezzo bazooka non credo sia un vantaggio».

E Zingaretti conclude senza mezzi termini: «Quanto sta avvenendo dovrebbe far adottare a tutti maggior senso di responsabilità e spirito di servizio per aiutare il Paese. In momenti drammatici bisogna essere seri e credibili e pensare al futuro».

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