MODELLO TULSA
«Hi, remote workers! We’ll pay you to work from Tulsa». Chi negli Stati Uniti ha in programma di lavorare da remoto anche nei prossimi mesi, potrebbe pensare di trasferirsi a Tulsa, Oklahoma. In cambio, la città offre 10mila dollari e una card gratuita per l’accesso a uno spazio di coworking. Le uniche due regole sono: essere un lavoratore a distanza a tempo pieno con più di 18 anni e impegnarsi a vivere a Tulsa almeno per un anno.
Valigie pronte Tulsa Remote, il programma finanziato dalla Kaiser Family Foundation, è stato lanciato nel 2018, quindi prima della pandemia. Ma quest’anno ha registrato un picco di richieste. Delle 400 persone che ci sono trasferite negli ultimi due anni, solo in tre hanno lasciato la città. E altri nuovi 100 smart worker si trasferiranno entro la fine del 2020.
Fuga da NYC Il progetto è un esempio di come le piccole città americane stiano approfittando della diffusione del lavoro a distanza per attirare professionisti intenzionati a lasciare le costose metropoli della costa. Il target del progetto sono infatti «persone che stanno formando una famiglia, per le quali costruire una vita a New York o San Francisco è diventato incredibilmente costoso», dice l’urbanista Richard Florida, consulente di Tulsa Remote. E l’obiettivo ora è anche quello di creare maggiore diversità culturale in città attirando residenti di diverse etnie e con background di studio differenti.
Piccole Tulsa crescono In Italia, finora, si sono distinti con progetti simili soprattutto i piccoli borghi a rischio spopolamento, per lo più con qualche sconto sugli affitti. Da Santa Fiora sul Monte Amiata a Pontremoli in Lunigiana fino a Guardia Sanframondi nel Sannio. Mentre il movimento dei south worker prova a farsi sentire, provocando in realtà scarse reazioni nei sindaci delle città.
PAZIENTE ITALIANO
La saga dei ristori Quattro decreti legge ristori in poco più di un mese. L’ultimo, il ristori quater approvato nella notte dal governo, utilizza gli 8 miliardi dello scostamento di bilancio approvato dal Parlamento la scorsa settimana. Salgono così a 18 i miliardi distribuiti dai decreti ristori dallo scorso 28 ottobre. E arrivano a 108 i miliardi stanziati in deficit dallo scoppio della pandemia in poi. Qui le principali misure, tra rinvii fiscali e bonus di Natale per i precari.
Non c’è 4 senza 5 Ma si parla già del dl ristori 5, che potrebbe arrivare negli ultimi giorni di dicembre, subito dopo l’approvazione della legge di bilancio, e di un altro scostamento di bilancio da 20 miliardi nel 2021. Mentre nella maggioranza e nel governo si discute, quando non si litiga, su emendamenti alla manovra, Mes e Recovery Fund, con il sottofondo di una ipotesi di rimpasto nell’esecutivo.
Chi decide, ma cosa? Conte affida a un colloquio con il Corriere l’annuncio del suo «piano per il Recovery Fund», ovvero la mega tecnostruttura di sei tecnici e una task force di 300 persone pensata per amministrare i 209 miliardi di risorse europee. Il Pd però non vuole che sia concentrato tutto nelle mani di Palazzo Chigi e oggi ci sarà un nuovo vertice di maggioranza. Ma i progetti del Recovery Plan restano ancora per lo più sconosciuti. E per stessa ammissione di Conte, l’Italia ha accumulato qualche ritardo. Lo ha fatto notare anche il ministro francese Le Maire, che la scorsa settimana è stato in visita a Roma.
Cattivissimo Mes A poche ore dall’Eurogruppo, oggi è in calendario l’audizione di Gualtieri davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità. «La riforma del Mes all’esame dell’Eurogruppo va distinta dal suo utilizzo», ha detto Gualtieri nella relazione iniziale. In vista del voto del 9 dicembre (quando Conte riferirà prima del Consiglio Ue) è stato trovato un compromesso: il testo della risoluzione di maggioranza dirà di sì alla riforma, ma sottolineerà che l’Italia non ha alcuna necessità di fare uso del prestito.
Facciamo i conti Durante la pandemia, i redditi delle famiglie italiane sono scesi più di quanto sia accaduto altrove, scrive Lavoce.info. Eppure, le risorse mobilitate sono ingenti: le cause vanno ricercate nel funzionamento del sistema di protezione e nell’incidenza dell’economia sommersa.
ARIA DI CRISI
Tempi supplementari/1 Come nella migliore tradizione italiana, si prospetta l’ennesimo rinvio nella saga di Autostrade per l’Italia. La scadenza che Atlantia aveva posto al 30 novembre per la presentazione delle offerte vincolanti è destinata a slittare ancora. Di certo non è pronta l’offerta di Cdp e dei fondi, che prenderanno altro tempo dopo il clamore delle inchieste giudiziarie sugli ex vertici di Aspi. Mentre oggi alla presidenza di Edizione sarà designato Enrico Laghi.
Tempi supplementari/2 Slitta di altri dieci giorni anche l’accordo sull’acciaio di Stato. Oggi, secondo il Messaggero, ArcelorMittal si impegnerà per iscritto con una lettera a Invitalia e Ilva a non recedere dal contratto di coinvestimento che avrebbe dovuto firmare entro il 30 novembre, prorogando i termini all’11 dicembre. Le preoccupazioni dei sindacati sugli esuberi e i dettagli segreti del piano però restano, e già oggi potrebbero chiedere lumi a Patuanelli.
ARIA DI PACE
Tute blu Dopo la rottura, è ripresa la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. La proposta arrivata da Federmeccanica e Assistal prevede un aumento del trattamento retributivo di 65 euro. Dopo la linea aggressiva di Confindustria, ci si muove ora verso la pace contrattuale con i sindacati.
A Natale puoi Amazon tenta un gesto di attenzione verso i suoi dipendenti, versando un bonus una tantum, fino a 300 euro, ai lavoratori dell’ultimo miglio per ripagarli dallo stress che affrontano nel periodo delle feste, soprattutto ora che con la pandemia gli acquisti online sono esplosi.
A.A.A POLITICHE ATTIVE
La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a Radio24 ha detto di avere «fiducia» nel presidente di Anpal Mimmo Parisi ma che si aspetta uno «sforzo immane». Se questo non dovesse accadere, «ci saranno conseguenze», ha ripetuto. Da Italia Viva al Pd hanno ribadito la richiesta di dimissioni per Parisi, criticando le parole della ministra, che – alla faccia della fiducia – ha stanziato 500 milioni per le politiche attive in legge di bilancio ma assegnandole al suo ministero e non ad Anpal. Tra parentesi: Di Maio sul Foglio ha ammesso il fallimento del reddito di cittadinanza.
Navigare a vista Nella manovra, tra l’altro, non ci sono i soldi per prolungare il contratto dei navigator, che scadono ad aprile. Mentre il Pd chiede di destinare i 10 milioni previsti per Anpal alla stabilizzazione dei precari. E l’ex presidente di Anpal Maurizio Del Conte stima che servirebbero 1,5/2 miliardi per costruire servizi per il lavoro davvero efficienti.
LAVORO IN QUARANTENA
La nuova geografia Uno studio di McKinsey sostiene che la ripresa dei Paesi dalla crisi Covid dipenderà anche dalla capacità di garantire il lavoro da remoto. In Paesi come il Regno Unito il tempo del lavoro da remoto ad oggi è due volte tanto quello di India e Cina. Ma anche l’Italia soffre, tra inadeguatezze di formazione, organizzazione aziendale e infrastrutture digitali mancanti.
Uberization Con la crisi del lavoro in presenza, il colosso del coworking WeWork – dopo mesi di conti in rosso – ha creato la formula WeWork On Demand per prenotare sale riunioni e postazioni di lavoro a partire da 10 dollari l’ora.
Succede nel 2020 Il sito di giornalismo investigativo ProPublica ha raccontato la storia dei migranti minorenni, per lo più adolescenti, che lavorano nelle fabbriche americane di notte, mentre i loro compagni di scuola dormono.
Falsi miti «Con la laurea umanistica non vai da nessuna parte». «Gli stage? Sono solo sfruttamento». Nelle dieci puntate podcast di Adecco Italia “Job Busters” vengono sfatati i luoghi comuni più diffusi sul mondo del lavoro. Con una testimonianza diretta per ogni puntata. Da ascoltare.
PROMEMORIA Il 1 dicembre l’Ocse pubblica il suo outlook economico e l’Istat diffonde i dati sui conti economici del terzo trimestre. Il 2 dicembre arrivano i dati sull’occupazione a ottobre. Lo stesso giorno l’Onu diffonde il report sul raggiungimento degli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi. Giovedì 3 dicembre l’Istat diffonde i dati sulle prospettive dell’economia italiana. Venerdì giorno da segnare in rosso, con Fitch che rivede il rating dell’Italia.
Buona settimana,
Lidia Baratta
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