BiginoLiberi di viaggiare, almeno con il palato!

Questa settimana potrebbe essere l’ultima in zona arancione per Milano e la Lombardia e noi sentiamo già aria di feste, dal Natale all’Hanukkah. Abbiamo raccontato le storie di queste festività, quelle delle ricette più tipiche, ma anche la favola di un ristorante di cucina contemporanea in provincia. Per scoprire tutto il resto, leggete qui

Ogni mattina c’è un cliente che va in un bar e chiede un caffè da asporto. Non lo ama, detesta berlo fuori al freddo, mescolando lo zucchero con una paletta di legno, in piedi e senza una base d’appoggio. Ma la cosa che più detesta è bere il caffè senza scambiare due battute con qualcuno.

Ogni mattina un barista serve un caffè in un bicchierino da asporto, sorride sotto la mascherina, invita a berlo fuori dal locale. Fuori ci sono i suoi tavoli, ma se qualcuno si ferma a bere il caffè lì, deve chiedere agli avventori di spostarsi. Sulla panchina al sole dove di solito si fermavano a chiacchierare i suoi clienti ci sono una striscia bianca e rossa da cantiere e un cartello. Vi preghiamo di non sedervi, recita.

Da domenica tutto questo potrebbe essere solo un brutto ricordo. Speriamo che clienti e baristi possano tornare presto – e definitivamente-  a discutere animatamente dell’ultimo gol della loro squadra preferita. Potrebbe essere la volta buona, chissà.

Ma veniamo alla settimana appena trascorsa, e alle notizie dall’estero di cui vi abbiamo dato conto.

Partendo dalla Spagna, dove cambia il banco: tapas e pintxos non sono più la gioia degli spagnoli. Altro che movida. Del resto, come scopriamo dalla nostra rassegna stampa internazionale, è la ristorazione l’anello debole, insieme alla filiera alimentare: gli invisibili e i più colpiti sono i lavoratori. Ma ci sono anche la carne in provetta che esordisce a Singapore, e le tante polemiche sulla campagna Become a Beefetarian, fino alle proteste degli agricoltori indiani

Tornando in Europa vi abbiamo parlato di Valéry Giscard d’Estaing: il Presidente francese appena scomparso ha avuto anche l’onore di avere un piatto dedicato. La zuppa che ha il nome dello statista e Monsieur Paul Bocuse cucinò per lui il giorno dell’assegnazione al grande chef della Légion d’honneur, massimo riconoscimento oltralpe.

E infine, una ricorrenza: dal 10 dicembre si celebra Hanukkah, il rito ebraico, che ha una storia piena di fascino, di tradizione e di leggende, indissolubilmente legate con ricette tipiche, da impastare e cuocere con un buon olio d’oliva.

Sul fronte leggerezza, vi abbiamo raccontato la storia vera degli orsetti gommosi più celebri al mondo. Compiono un secolo le caramelle iconiche: la loro storia racconta quanto siamo cambiati, e quanto questo apparente piccola coccola da bambini sia in realtà una solida certezza industriale. Partita da un sacco di zucchero.

Ma veniamo all’Italia.

Abbiamo provato a spiegarvi che cosa significa aprire un ristorante di cucina contemporanea, in una piccola cittadina come Ariccia, nel Lazio, tra fraschette, fischi di vino e porchetta. L’esperienza di Carla, Sara e Matteo e del loro Sintesi: 3 ragazzi under 30 che scommettono sulla cucina di provincia.

Abbiamo chiacchierato con Enrico Crippa durante la nostra rubrica CopriFuoco: lo chef di Piazza Duomo, ad Alba, ha raccontato il suo girovagare, fatto di continue prime volte, l’amore per il Giappone e quello per i tartufi albesi, con voce genuina e sincera curiosità. Alla fine ha ammesso che anche lui, a cena, non sa mai cosa cucinare.

Siamo stati a Torino, per raccontarvi che cosa c’è dentro Green Pea: la nuova creazione firmata Farinetti conta cinque piani che guidano i visitatori attraverso una riscoperta del proprio rapporto con l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento e naturalmente il cibo. Con la sostenibilità come pay off.

Passando per la A8 abbiamo scoperto che il Villoresi Ovest è riaperto: le polemiche che avevano accompagnato la chiusura sono state smentite dai fatti. La grande insegna e il lampadario, come la forma originale dell’autogrill, sono state restaurate e mantenute.

E visto che ci mancano gli autogrill e i viaggi, perché non partire almeno con il palato?

Stretti nella morsa dei divieti, diventa terapeutico lasciar correre i pensieri oltre i limiti e scoprire modi nuovi di viaggiare, attraverso esperienze diverse nella sostanza ma ugualmente appaganti.

Pensavamo di aver parlato solo di Natale, e invece non è stato così. Anche se di feste abbiamo scritto davvero molto.

Trovate tutto nei nostri due dossier, Xmas2020 e Calendario dell’Avvento.

Ma se volete entrare un po’ più nello specifico:

Abbiamo selezionato per voi i migliori panettoni creativi del 2020. Quelli dove anche le olive sono un ingrediente possibile. Curiosi?

Abbiamo provato a fare il punto sul concetto di artigianalità: cosa rende un panettone davvero artigianale? Un decreto ministeriale, regole nette su lievitazione, scadenza e naturalmente materie prime.

Volete un Natale tailor-made? Il packaging di un prodotto è esso stesso il prodotto e a comandare queste feste è il “fatto su misura” dei brand della GDO: ecco quali sono le edizioni speciali che celebrano la magia e puntano tutto sulla personalizzazione, mettendo al centro il desiderio di unicità del cliente.

Se invece state cercando un modo per non cucinare a Natale, abbiamo fatto una selezione dei delivery che secondo noi possono fare la differenza. Comprate e mangiate, senza sporcare i fornelli e senza sentire la nostalgia delle lasagne della nonna.

E se a qualcuno venisse in mente di dire “Questo Natale è unico” potete smentirlo facilmente: da Carlo Magno alla Seconda Guerra Mondiale, il corso della storia ha più di una volta lasciato il segno su questa giornata. In fondo non siamo nemmeno gli unici a festeggiarlo, anzi: è una festa davvero di tutti, le cui ricette attraversano confini e secoli, cambiano nome o si trasformano radicalmente, senza perdere il loro fascino.

Volevate le liste? E liste siano! Dai 10 torroni mai più senza, ai 10 vini da bere a Natale, fino ai desideri enogastronomici per regali che si ricordino, e addirittura le 10 bevande calde più appropriate per il periodo.

E ci sono anche un po’ di doni solidali, per non perdere l’occasione di essere davvero più buoni.

Per i più intransigenti cuochi domestici abbiamo raccolto le ricette del nostro calendario dell’avvento regionale: se non avete aperto tutte le caselline, questa settimana vi siete persi la Pitta ‘mpigliata, i Vincisgrassi, le mandorle ratterrate di Scanno, il Crostino nero. E poi i quadrucci in brodo di Giuseppe Misuriello, la carbonada e per finire gli agnolotti ai tre arrosti.

Vi lasciamo ai film di Spielberg, anzi, alle ricette che contengono. Imparate a preparare brodo e tortellini, che non è mai troppo tardi. E cimentatevi con la casetta di pan di zenzero: non verrà bella come quella dello chef Paolo Griffa, ma a dicembre siamo tutti un po’ architetti pasticceri.

Perdonateci per la lungaggine, ma avrete capito: il Natale, per noi, è una cosa seria.

Buona cucina!