L’esame in ParlamentoVia alla riscrittura del Recovery Plan

L’esame parte tra oggi e domani dalla Commissione Bilancio della Camera, farà il giro di tutte le commissioni interessate – proprio come la manovra – e tornerà poi alla Bilancio per una sintesi. Nel frattempo ci saranno le audizioni delle parti sociali e delle categorie economiche interessate

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Con la crisi ancora in corso, comincia la riscrittura del Recovery Plan da parte del Parlamento. Il documento di 167 pagine da 223,9 miliardi varato dal governo inizia il suo iter alla Camera e al Senato. E non sarà solo un passaggio formale perché, dopo l’esame alle Camere, tornerà di nuovo a Palazzo Chigi per raccogliere le proposte di modifica e sarà rispedito poi di nuovo in Parlamento per una ulteriore approvazione definitiva.

L’esame parte tra oggi e domani dalla Commissione Bilancio della Camera, farà il giro di tutte le commissioni interessate – proprio come la manovra – e tornerà poi alla Bilancio per una sintesi. Nel frattempo ci saranno le audizioni delle parti sociali e delle categorie economiche interessate. Fino alla risoluzione che sarà portata in aula da due relatori.

Il richiamo al «rafforzamento» del testo arrivato dal commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni sarà il filo rosso, soprattutto sul fronte delle riforme che riguardano pubblica amministrazione e concorrenza. Ma saranno soprattutto accolte molte proposte delle opposizioni, ora che il governo è alla ricerca di una maggioranza allargata. L’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre gli incagli burocratici che potrebbero non permettere la realizzazione delle opere infrastrutturali nei tempi previsti dalla Commissione Ue.

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