Pensarci beneMollo tutto e divento cuoco?

Chef, cuochi e personale di sala di Manna, il noto ristorante milanese capitanato da Matteo Fronduti, sono stati chiamati a consiglio per rispondere alla lettera di un giovane studente di ingegneria che sogna i fornelli. Ne è nata una riflessione pronta ad affrontare qualsiasi dibattito

Abbiamo ricevuto una mail molto elegante ed educata nella quale un giovane studente di ingegneria ci chiedeva come poteva cambiare rotta, diventando cuoco.
Abbiamo mandato i nostri suggerimenti, ma la sua richiesta era talmente interessante che abbiamo chiesto allo chef Matteo Fronduti se poteva aiutarci nella risposta.
Ne è venuta fuori una lettera aperta ai giovani che vogliono affrontare questa professione, che ci sentiamo di condividere con tutti voi.
Il dibattito è aperto: che cosa ne pensate?

LASCIA STARE. Continua con il Poli e conservati la cucina come passatempo giocoso.
Sei giunto alla conclusione che cucinare è quello che vuoi fare nella vita, perché sai cosa vuol dire in realtà, e ne coltivi una idea romantica.
La verità è una merda. Ma non sentendone il puzzo, ti affascina.
Spenderesti un sacco di soldi, per alma quasi un  sacco e mezzo, per trovarti con risibili competenze, in un mondo feroce, già troppo vecchio e per nulla allenato.
Dopo l’entusiasmo iniziale, che scambieresti per passione, la benzina del tuo amorevole motore sarà già finita. Il pensiero di fare questa vita sine die, sarà la cosa più opprimente che tu possa concepire. Ma non lo potrai dire: perché avevi detto di avere passione e di volerlo fare.  Così rimarrai incastrato tra la realtà e le tue  idee di merda.  E il mondo farà schifo. E allora giù di luoghi comuni di chi non ce l’ha fatta: è un mestiere sbagliato, voglio vivere una vita normale, troppo stress, in fin dei conti facciamo solo da mangiare, perché devo lavorare la sera? E la domenica? Ma non posso fare nemmeno un fine settimana con la fidanzata (a patto che quella che hai adesso non ti lasci o tu riesca a trovarne una dopo).

Sempre che tu riesca a gestire alcol e droga.
Altrimenti di tutto quello detto qui sopra non te ne accorgerai nemmeno. Sentirai solo il retrogusto della tua vita di merda la mattina quando berrai un pessimo caffè dopo troppe poche ore di sonno.

Buona fortuna con gli esami.

Certo. Certo. Questa è la prassi, poi esistono le eccezioni,  che questa prassi possono scardinare.
Ma in quanto eccezioni, rarissime. Pochi che ce la fanno e vincono su un mondo di ovvi finali.
E perché proprio tu?

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