MasterChef ItaliaZio Bricco, ha vinto Aquila e ora?

Il cuoco amatoriale pugliese, maître e docente di sala, ha conquistato il titolo della decima edizione del talent show. Ma da gettoni d'oro e ricettario derivano anche grandi responsabilità

Francesco Aquila è il vincitore della decima edizione di MasterChef Italia. Il 34enne cuoco amatoriale pugliese, residente a Bellaria-Igea Marina, ha convinto i severissimi giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli. In una puntata con un milione e 40 mila spettatori medi, quello che per tutti ormai è solo Aquila ha conquistato 100 mila euro in gettoni d’oro e la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette con Baldini&Castoldi: My Way. Zio Bricco, che ricette! uscirà il prossimo 11 marzo. Ha battuto il valido avversario Antonio Colasanto, Irene Volpe e l’outsider, Monir Eddardary.

Chi è Aquila

Presentandosi a MasterChef, Francesco Aquila aveva dichiarato di avere un sogno: aprire una catena di ristoranti sfruttando le sue competenze di cucina e sala. Il suo obiettivo era diventare un esempio per i suoi genitori, da cui ha imparato il valore del lavoro, e per sua figlia Ludovica, nata da una relazione ora finita. È stata lei a dargli la forza per il cambio di passo necessario per arrivare alla vittoria: «Il tempo è una risorsa finita. Io ero a MasterChef e non con mia figlia: questa consapevolezza, mi ha spronato a dare il massimo». Il trionfatore nato ad Altamura e vissuto per i primi tre anni a Gravina di Puglia, si farà ricordare per tre cose: la sua passione per estetica e gusti decisi, la somiglianza con Johnny Depp (o Salt Bae a seconda delle scuole di pensiero) e la sua colorita esclamazione «Zio Bricco impestato, che vale per tutto: sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male».

Qualche settimana fa un commento di Carlos Alba, quinto classificato alla settima edizione di Mastechef Spagna, aveva messo la pulce nell’orecchio ai fan di Aquila. Sotto la foto che lo immortalava festoso dopo aver ricevuto la notizia del superamento delle selezioni, c’erano vari commenti tra cui un misterioso «Campeon», scritto da Alba. Da quel momento è stata tutta una lunga attesa fino alla sua gioiosa proclamazione. Ora che ha vinto, non sa cosa farà: «Sono su un pianeta alieno, non so cosa c’è qui. Non so se c’è una cucina per me. Quindi sono in esplorazione».

Gli altri finalisti

Aquila ha battuto Irene Volpe, 22enne di Roma laureata in design, e il suo concorrente più accanito, Antonio Colasanto, 25enne dottorando in chimica alimentare di Novara. Quarto classificato l’outsiderMonir Eddardary, 29 anni, disoccupato di origini marocchine e residente a Bevagna (Perugia). Considerato da tutti l’outsider, è stato eliminato nel corso del primo episodio della serata, uno Skill Test che ha ospitato lo chef Chicco Cerea, tre stelle Michelin con il ristorante “da Vittorio” a Brusaporto (Bergamo), e lo chef numero uno al mondo nella classifica “50 Best Restaurants”, Mauro Colagreco, tre stelle Michelin con il suo “Mirazur” a Menton. Dopo quello che considera comunque un successo, ai giornalisti dice «Avete sottovalutato Monir!».

Il menu di Aquila

Durante la finalissima, i concorrenti hanno presentato un menu completo. Quello di Aquila si chiamava “My Way”. «La vita si divide in tre tempi: il passato, il presente e il futuro. Questi, anche se apparentemente diversi, hanno una cosa in comune: il tempo, che ho da sempre cercato di non perdere, in famiglia e in amore e soprattutto nella mia realizzazione».

Il menù del vincitore prevedeva l’antipasto “Tavola pronta”, in cui ha riversato moltissima puglia: funghi cardoncelli, stracciatella, borragine, pane, peperone crusco, origano e sfera di gazpacho pugliese. Nel primo “La Nina, la Pinta e la Santa Maria” c’era invece molto fusion: gyoza con ventresca di tonno, ‘nduja e finocchietto, con crema di patata viola, aglio nero e cime di rapa. Il secondo, “Finestra sul sogno n’capriata di Wagyu”, era composto da filetto di Wagyu in diverse consistenze con fave alla vaniglia, cicoria, puntarelle, porro bruciato, germogli e fiori. Infine, il dolce, con un’altra citazione della gastronomia pugliese delle feste, in questo caso la Pasqua. La “Scarcedda n’uovo” è un dolce di pasta frolla, in questo caso riproposta al cocco con finto uovo di Malibù e frutti esotici.

Cosa succede dopo MasterChef

Di MasterChef Aquila si porta via i 100 mila euro in gettoni d’oro, il suo ricettario in uscita l’11 marzo e il nuovo amore per l’aglio nero, di cui si è innamorato durante la trasmissione. Ma, per citare il noto zio di un noto supereroe, «da grandi poteri derivano grandi responsabilità» e il titolo di MasterChef trasforma un po’ tutti i vincitori in simboli dell’Italia del buon cibo e della buona tecnica  in cucina. «Abbiamo le materie prime migliori al mondo: ci basta fare anche una fetta di pane e pomodoro, con un filo d’olio per mangiare bene. Ho vinto MasterChef ma non sono nessuno: ho tanto da imparare e mi piacerebbe rappresentare l’Italia con il mio lavoro». Agli aspiranti MasterChef Aquila consiglia: «Essere sempre se stessi, credere in quello che stanno facendo e non pensare al campo del vicino, ma rimanere sulla propria strada».

 

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