FUGA DAL LAVORO DA CASA
«Lavorare da casa non mi piace. Certo, ci sono dei vantaggi, ma è alienante. Sono stufo di stare seduto nel mio appartamento… Trovo le infinite riunioni su Zoom estenuanti… E temo il giorno in cui i vicini inizieranno i lavori per la nuova cucina…».
Microuffici Il racconto apparso su BbcNews è di Tim McDonald, giornalista freelance a Singapore, che ha deciso così di provare per la prima volta le nuove “capsule” per il lavoro da remoto apparse in città. Una sorta di versione per smart worker dei capsule hotel giapponesi, creati dalla società Switch, al costo di 3 dollari l’ora, con tutto il necessario: una scrivania, una sedia e la connessione a Internet. Gli spazi sono ristretti, “ma il punto di forza per me è di non trovarmi più nel mio soggiorno”, confessa il giornalista. In Giappone, società come Telecube e Cocodesk avevano già creato qualcosa di simile nelle stazioni della metropolitana e nei minimarket. È “il livello successivo” del lavoro da remoto post-pandemia, dice Prithwiraj Choudhury della Harvard Business School.
- Ma queste “box” potrebbero funzionare anche in Europa e Nord America, dove i lavoratori sono abituati a spazi di lavoro più ampi?
Cheers! In Irlanda, a quanto pare, si stanno organizzando diversamente. E se anche lì gli home worker non ne possono più del tavolo della cucina trasformato in scrivania, i pub arrivano in soccorso. Il programma del governo Our Rural Future prevede anche la conversione dei pub in crisi delle zone rurali in hub per il lavoro da remoto, sottoscrivendo convenzioni con le aziende che hanno bisogno di nuovi spazi. Continueremo a servire birre – raccontano – ma non sarà il nostro unico business.
Smart all’italiana In Italia, assistiamo a due spinte. Da un lato le grandi città come Milano, svuotate in parte dallo smart working diffuso, che si riorganizzano anche con la formula del near working: il lavoro di prossimità nei quartieri, secondo la formula per cui qualsiasi luogo pubblico può trasformarsi in spazio di lavoro a pochi passi da casa (il Comune di Milano ha cominciato a farlo con i suoi dipendenti). Dall’altro lato c’è il south working di coloro che lavorano dal Sud per le aziende del Nord. Ma a parte qualche caso virtuoso isolato – come Castelbuono, sulle Madonie siciliane, dove hanno creato una rete locale per smart worker con spazi dedicati – senza un’azione immediata sui servizi essenziali sarà difficile convincere i lavoratori a rimanere al Sud anche dopo la pandemia.
PAZIENTE ITALIANO
Sostegni bis Il governo lavora al Documento di economia e finanza (Def), che conterrà anche la richiesta di un ulteriore scostamento di bilancio per coprire il prossimo decreto sostegni. La cifra sarà superiore ai 32 miliardi del provvedimento precedente. Nel nuovo decreto ci saranno sia i ristori, ma anche misure selettive per il rilancio e più aiuti alle piccole partite Iva. Il calendario prevede Def e scostamento in aula il 22 aprile, e il via libera al sostegni bis intorno al 24 aprile.
Non si cambia Sia Draghi sia il ministro Orlando hanno già bocciato la proposta del segretario della Cgil Maurizio Landini di prorogare il blocco dei licenziamenti per tutte le imprese fino a ottobre.
Anpal della discordia Orlando propone di sottoscrivere dei «patti territoriali» nei distretti in cui la ripresa è più vivace per convogliare lì i lavoratori che saranno licenziati e riqualificati. Ma serviranno politiche attive forti. Il ministro conferma che l’agenzia Anpal va riformata e che «a tempo debito ci porremo anche il problema di chi la guida». Ma Palazzo Chigi avrebbe chiesto una accelerazione sul commissariamento e la sostituzione del presidente Mimmo Parisi.
Si vaccina Governo, imprese e sindacati hanno firmato il protocollo per le vaccinazioni nelle fabbriche e negli uffici (qui il testo). Si comincia a maggio con le prime 500 aziende delle 7.500 organizzazioni che hanno risposto all’appello lanciato da Confindustria. Ma prima bisognerà aspettare l’immunizzazione di fragili e anziani.
Smart semplice È stato anche aggiornato il protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro. Lo smart working resta al momento preferibile al lavoro in presenza. La fine del regime emergenziale, con le procedure semplificate, è fissato al 30 aprile. Ma le aziende premono per prorogarlo e il governo sta valutando un’ulteriore deroga.
Recovery Italia Il governo sta lavorando anche per licenziare altri tre decreti, che faranno da cornice al Piano di ripresa e resilienza. Uno sulla semplificazione legislativa, uno sulle assunzioni straordinarie per il piano, e uno sulla governance. E su quest’ultimo punto cominciano i mal di pancia dei partiti. Si parla di un comitato simile al Cipe, composto da quasi solo ministri tecnici, da istituire a Palazzo Chigi, con la possibilità di costituire task force locali di sostegno agli enti territoriali che saranno attuatori e soggetti di spesa.
- A proposito della nuova campagna di assunzioni nella pubblica amministrazione per il Recovery Plan, Forum Disuguaglianze Diversità, Forum Pa e Movimenta hanno consegnato al ministro Brunetta un vademecum per organizzare selezioni di qualità in soli 105 giorni.
- Mentre è nato il comitato “No riforma concorsi pa”, che denuncia il rischio della esclusione dei più giovani in base al nuovo criterio – previsto dal decreto del 1 aprile – della valutazione per titoli ed esperienze pregresse in sostituzione della fase preselettiva.
NUMERI
- Secondo i dati Istat sul lavoro diffusi la scorsa settimana – i primi con la nuova metodologia di rilevazione – in un anno di pandemia abbiamo perso quasi 1 milione di occupati, soprattutto tra i giovani e le forme contrattuali più deboli.
- Il Rapporto 2021 dell’Istat sulla competitività dei settori produttivi ha certificato che il 45% delle aziende italiane è «strutturalmente a rischio».
- Il Centro studi di Confindustria ha previsto che tra stagnazione e ristrutturazioni aziendali nel 2021 ci saranno 389mila persone occupate in meno.
- Il Fondo monetario internazionale stima per il 2021 una ripresa più forte a livello globale rispetto alle previsioni di gennaio. Ma è ancora molto disomogenea: se Stati Uniti e Cina sono in decisa crescita, Europa e Paesi emergenti arrancano. Ma il Fmi ha rivisto al rialzo la stima sul Pil italiano: +4,2% rispetto al +3% previsto a gennaio.
Visto dalla Bce Fabio Panetta, membro del Consiglio esecutivo della Bce, ha detto a El Paìs che serviranno nuovi stimoli fiscali per fare in modo che la domanda in Europa ritorni al suo potenziale.
DOSSIER CALDI
Sos Secondo il ministro Giorgetti, questa sarà una «settimana decisiva» per Alitalia. Il nome e il logo della newco Ita, ora, sono l’ultimo fronte di battaglia tra Roma e l’Antitrust europeo. Il decollo senza il marchio potrebbe costare alla nuova compagnia fino a 500 milioni di euro in cinque anni. Anche Palazzo Chigi ora avrebbe preso in mano il dossier dopo quattro settimane di negoziati inconcludenti, soprattutto dopo l’accordo sugli aiuti da 5 miliardi ad Air France.
Patto d’acciaio Il governo Draghi ha scelto Franco Bernabè come nuovo presidente dell’Ilva. La svolta per l’acciaieria dovrebbe arrivare a maggio, quando il ministero dell’Economia sbloccherà i 400 milioni con cui Invitalia parteciperà all’aumento di capitale della società di Mittal che gestisce gli impianti.
Autostrade del futuro Dopo l’offerta da 10 miliardi per Aspi arrivata dal gruppo di costruzioni Acs, guidato da Florentino Perez, le autostrade potrebbero diventare così spagnole e poi europee con la fusione con Abertis.
Lo scudo Il ministro Giorgetti ha annunciato il potenziamento del golden power per difendere gli interessi nazionali, in particolare sul settore automobilistico e la siderurgia. E ha fatto sapere che a breve arriverà la task force al Mise per le crisi aziendali.
LAVORO IN QUARANTENA
La sconfitta I lavoratori dello stabilimento Amazon di Bessemer, in Alabama, hanno votato contro la formazione di una rappresentanza sindacale. I risultati erano molto attesi perché sarebbe stato il primo magazzino di Amazon negli Usa ad avere un sindacato. Il sindacato che aveva promosso il voto ha già annunciato che presenterà ricorso, a causa dei comportamenti adottati da Amazon per convincere i dipendenti a votare contro. La battaglia non è finita qui.
Discriminazione? Secondo i ricercatori della University of Southern California, l’algoritmo di Facebook non mostrerebbe alle utenti donne alcune pubblicità di annunci di lavoro, nonostante siano in linea con i loro titoli. Cosa che sarebbe discriminatoria e del tutto illegale.
Fisco smart Negli Stati Uniti, con i lavoratori in smart working che si sono spostati anche in Stati diversi da quelli dove hanno sede le aziende, si pone il problema fiscale. Dove dovranno pagare le tasse? Il rischio è di esser tassati due volte, spiega Recode.
Ramadan Per i musulmani domani comincia il Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera. Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato che i lavoratori del settore privato lavoreranno due ore in meno. Ma anche in Occidente si possono chiedere orari più flessibili.
AGENDA Domani, 13 aprile, l’Istat diffonde i dati sulla produzione industriale a marzo e l’andamento mensile dell’economia. E negli Stati Uniti arriva il dato sull’inflazione a marzo. Mercoledì 14 sarà invece presentato il piano “Transizione 4.0”. Giovedì 15 Istat diffonde il report sui prezzi al consumo. Venerdì 16 si tiene la videoconferenza dell’Eurogruppo.
Buona settimana,
Lidia Baratta
Per iscriverti a “Corona Economy” e alle altre newsletter de Linkiesta, basta andare qui.
Per segnalazioni, integrazioni, critiche e commenti, puoi scrivere a [email protected].