Gucci apre a Tokyo la terza Gucci Osteria da Massimo Bottura all’ultimo piano del flagship store Gucci Namiki a Ginza: è il secondo avamposto fuori dall’Italia, dopo quello situato in Rodeo Drive, a Beverly Hills, negli Stati Uniti. Ai fornelli, lo chef Antonio Iacoviello che porta verso Est l’energia innovativa e la filosofia dell’originale Gucci Osteria di Firenze ma la regia sui menu sarà a tre: oltre a Iacovello, ci sarà la mano del tristellato Massimo Bottura e di Karime Lòpez, head chef della Gucci Osteria di Firenze, premiata nel 2020 con la prima stella Michelin. «Il Giappone occupa un posto speciale nel mio cuore, e sono entusiasta all’idea di poter accogliere tutti nel nostro piccolo angolo di Tokyo» ha commentato Bottura.
Aperto a pranzo e a cena, con un’appendice per l’aperitivo dalle 16 alle 18, il nuovo tempio del gusto e del lusso accoglie 48 coperti nella sala principale e 12 in terrazza.
La proposta à la carte include piatti tipici della Gucci Osteria, come il leggendario Emilia Burger e i tortellini in crema di Parmigiano reggiano oltre a classici interpretati in chiave contemporanea e creazioni stagionali d’ispirazione giapponese: fra queste, la Parmigiana Ramen e il Milanese Wagyu. Ad accompagnare la proposta dinner, la carta dei vini con oltre 350 etichette e una ricca lista di cocktail.
Trattandosi di Gucci, anche l’estetica avrà un risalto particolare. L’arredamento si ispira a quello della Gucci Osteria di Firenze, con riferimenti al Rinascimento italiano e all’estetica tipica del brand. Una vivace palette nei toni del verde definisce gli spazi, tra panche in velluto blu pavone, boiserie verde brillante, tavoli in marmo, sedie in vimini e servizi da tavola Gucci Décor. Fino alla stanza segreta: nascosta dietro porte scorrevoli, la Room of Mirrors, uno scrigno rivestito interamente da specchi per ospitare eventi privati.