Viaggiare sui mezzi pubblici a costo zero e tutte le volte che si vuole. Il sogno di molti pendolari è già realtà in Lussemburgo, dove la misura sta per compiere i suoi primi due anni. Nel piccolo Granducato, infatti, si può salire su autobus, tram e treni (in quest’ultimo caso esclusa la prima classe) e spostarsi in tutto il territorio nazionale senza pagare nulla. I mancati introiti dei biglietti venduti, circa 41 milioni di euro, sono stati compensati da un aumento delle tasse e in ogni caso erano insufficienti a coprire i costi del servizio, pari a 500 milioni di euro.
L’obiettivo dell’iniziativa era quello di ridurre il numero di auto circolanti dato che la nazione, secondo l’Eurostat, ha il maggior numero di autoveicoli per 1000 abitanti dell’intera Unione Europea e le strade sono spesso intasate all’ora di punta. Una situazione spiegabile con il fatto che i mezzi pubblici del Paese sono sempre stati considerati inefficienti.
Il trasporto pubblico è efficiente ed efficace rispetto a quello privato perché raggiunge gli stessi obiettivi occupando meno suolo pubblico e più risorse. Un uso massiccio del trasporto pubblico genera un inquinamento nettamente inferiore rispetto a quello privato, un dato importante a causa del riscaldamento globale che minaccia tanto gli uomini quanto le specie animali.
La pandemia da Covid-19, un evento senza precedenti che ha avuto un forte impatto sulla vita quotidiana, ha reso tuttavia difficile monitorare quanto deciso in Lussemburgo. Durante i periodi di lockdown gli spostamenti individuali sono stati ridotti al minimo e l’adozione dello smart working ha tenuto molte persone in casa. Il portale Research Luxembourg ha reso noto che nel febbraio 2020 una media di 31mila passeggeri usava il tram ogni giorno, una cifra scesa ad appena 1400 il mese successivo e poi aumentata gradualmente fino a toccare un picco di 42mila utenti nel febbraio 2021. Il numero dei passeggeri sui treni si è invece ridotto del 39 per cento nel 2021 rispetto al 2020 e il governo ha reso noto che si è registrato un leggero aumento dei veicoli a motore in circolazione passati dai 509mila del 2020 ai 520mila del 2021. I risultati, dunque, sono altalenanti.
Il trasporto pubblico gratuito è stato sperimentato, prima dell’esperienza lussemburghese, da altre nazioni europee come l’Estonia. Nella capitale, Tallinn, ci si può spostare gratuitamente da nove anni (turisti esclusi) e a partire dal 2018 lo schema è stato esteso ad alcune rotte di bus nazionali. Rasmus Ruuda, portavoce del ministero dell’Economia e delle Telecomunicazioni, ha dichiarato che l’uso dei bus è aumentato da quando le tariffe sono state rimosse. Un sondaggio realizzato a Tallinn nel 2019 ha evidenziato un aumento dell’uso del trasporto pubblico (44 per cento contro il 40 per cento del 2018) rispetto all’anno precedente e una diminuzione di chi usa la macchina per spostarsi (38 per cento contro il 46 per cento). La soddisfazione (83 per cento) è emersa anche da una ricerca del 2018 della società finlandese Turu-uuringute.
La città francese di Dunkerque, dove si è combattuta la storica battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale e diventata polo industriale dopo il conflitto, vuole lasciarsi il passato alle spalle e rilanciarsi come faro della green economy. Per riuscirci ha pedonalizzato il centro storico, costruito centrali eoliche lungo la costa e reso gratuite, a partire dal primo settembre 2018, alcune linee di bus urbani ed extra-urbani. Le conseguenze di questa scelta sono state evidenti nel giro di un anno. La metà dei 2mila passeggeri intervistati dai ricercatori ha affermato di prendere l’autobus più o molto più di prima e tra questi il 48 per cento ha affermato di usarlo regolarmente al posto della propria auto. Una piccola minoranza ha persino dichiarato di aver venduto la propria auto o di non averne comprato una seconda grazie agli autobus gratuiti. Un vero e proprio miracolo ecologico.
Genova è la prima grande città italiana a sperimentare, dal 1 dicembre 2021 al 31 marzo 2022, la gratuità del trasporto pubblico locale come incentivo per l’utilizzo dei mezzi Amt ma anche per favorire una differenziazione degli orari in chiave anti-contagio. La metropolitana non si paga dalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 22 mentre gli impianti verticali, come ascensori e funicolari, sono anch’essi gratuiti tutti i giorni ma senza limiti di orario. Le gratuità saranno comunicate agli utenti in maniera semplice ed efficace. «Questo è un primo passo» – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci riportato dall’Ansa – «e l’auspicio è che alla fine della sperimentazione i risultati siano positivi e si possa ampliare il progetto».