Attirare talenti Quando puoi trasformare il tuo ufficio in un luogo di vacanza

Meglio se validi, ma anche dei semplici lavoratori andrebbero bene. L’industria del turismo sta vivendo un periodo buio e cerca in ogni modo di recuperare addetti. Persino organizzando campagne pubblicitarie per convincerli

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Hotel, compagnie aeree, parchi avventura e divertimento: l’industria del turismo è nel suo momento culmine e la stagione è la più promettente. Ma i lavoratori non ci sono, e quelli che resistono sono sempre più sotto pressione. I voli diminuiscono, i servizi degli hotel rallentano o vengono cancellati. Le attrazioni nei parchi sono limitate. Persino la gelateria sotto casa e di fronte alla piscina, a corto di personale, chiude per l’estate dimostrando il più assurdo ossimoro mai visto: ci sono i clienti, sono anche disposti a spendere, nell’estate più calda di sempre, ma manca il personale pronto a servirli: ormai non si tratta più di cercare bravi conisti e camerieri empatici, di persone formate per fare questo lavoro. Basterebbe trovare giovani da arruolare, senior a cui dare una seconda opportunità, persone disponibili a lavorare in orari non canonici: molto semplicemente, non ce ne sono più.

Un’analisi per AHLA di Oxford Economics ha rilevato che si prevede che gli hotel avranno 166.000 dipendenti in meno a fine anno, con un calo del 7% rispetto al 2019. Con la disoccupazione vicina al minimo storico, i lavoratori si sentono autorizzati a chiedere più denaro e sussidi, e lo ottengono. Ciò crea nuovi problemi e può scoraggiare il personale (leale) esistente, quindi anche loro devono essere risarciti. Aumenti, promozioni, vantaggi (ad esempio, 401.000 corrispondenti, benessere) e bonus (inclusi i bonus di riferimento) fanno molto. Ma ancora non risolvono il problema quando competono con così tanti altri settori che storicamente pagano di più. L’industria è ancora un ottimo posto in cui lavorare, ma ha un problema di pubbliche relazioni.

L’AHLA ha recentemente lanciato una campagna per pubblicizzare questi vantaggi, come viaggiare in luoghi interessanti o ottenere sconti sui viaggi. Uno dei suoi slogan, “Make Everyone’s Travel Destination Your Workplace”, mette in evidenza il fascino del viaggio stesso ed è la riprova che bisogna restituire fascino e attrattiva a questa professione.

Inoltre, proprio come con altri settori, anche le compagnie di viaggio stanno promuovendo l’opportunità di lavorare da remoto, ad eccezione dei dipendenti che trattano direttamente con i clienti o che gestiscono un aereo, un treno o un tour. Ma per le aziende che hanno bisogno di persone sul campo, è più difficile che mai attrarre potenziali clienti di talento che hanno più opportunità di lavorare da remoto in altri settori, spesso per un compenso maggiore.

Far ripartire e rinnovare i loro settori, bilanciando al contempo le sfide contrastanti derivanti dall’elevata domanda, dai prezzi alle stelle e da una carenza senza precedenti di lavoratori disponibili è la sfida da vincere se non vogliamo che queste professioni siano presto dimenticate, causando gravi problemi a tutti i viaggiatori.