Propaganda e realtàIl negazionismo dei pacifisti putiniani che incolpano Zelensky della guerra di Putin

Quanto durerà questa campagna per ignorare i crimini verso donne e bambini dell’operazione speciale del Cremlino in nome di una pace che non tiene conto degli aggrediti?

Unsplash

Ormai siamo al negazionismo due punto zero, il negazionismo di secondo grado, il negazionismo doppio, il negazionismo al cubo, rinforzato, sinergico, a slavina, alla rinfusa, random, meta-gaglioffo e ultra-paraculo.

Siamo cioè al punto che non solo il pacifista negazionista trascura – vale a dire, appunto, nega – i fatti criminali dell’operazione speciale, ma nega l’esistenza della propaganda – che egli stesso fa, o che lascia fare ai colleghi – che dal 24 febbraio viene opposta alle ragioni e all’azione di chi resiste all’aggressione.

Se è complicato, sciogliamola così: quello, il pacifista negazionista, sta su tutti i giornali salvo un paio, in ogni postribolo televisivo salvo nessuno, a scrivere, a dire, a ripetere, nell’ordine: che Zelensky è notoriamente un dittatore sanguinario; che non c’è la pace perché gli ucraini, irresponsabilmente, vogliono la guerra; che non c’è la pace perché gli ucraini, lo vedono tutti, preferiscono stare nei sotterranei; che non c’è la pace perché i genitori ucraini, pazzesco, non capiscono che i bambini sono felici anche in dittatura; che non c’è la pace perché, pensa un po’, i genitori di duecentomila bambini ucraini deportati non capiscono che in Russia si sta bene; che non c’è la pace perché, vuoi sostenere il contrario?, è una guerra della Nato fatta per ordine di Joe Biden che vuole venderci il suo gas; che i cadaveri di Bucha probabilmente erano manichini, e non vorrai mica trascurare l’ipotesi; che gli ucraini sono perlopiù nazisti, che c’è anche la foto del battaglione Azov; che il mercato incenerito da due missili era verosimilmente un deposito di armi, che l’ha detto anche la radio; che negli ospedali rasi al suolo c’erano 007 occidentali, che l’ha spiegato anche il reporter di guerra, collegato da Frascati; che far saltare il ponte tra la Crimea e la Russia era un crimine contro l’umanità, che l’ha spiegato il geopolitologo delle otto e mezza.

E tu gli dici: sei pacifista, va benissimo, ma una parolina su questa roba la spendi? Non la spende, e ti spiega che lui non ne ha mai sentito parlare, che sui giornali e in televisione c’è solo il fronte bellicista, che il pacifismo è ostracizzato, e che se fosse per lui e quelli come lui la guerra non ci sarebbe e trionferebbe la pace, perché la guerra la vogliono Zelensky e la Nato e Joe Biden e i bambini ucraini che resistono al dovere morale di farsi deportare.

X